In attesa di conoscere, in maniera piu’ precisa, il contenuto del Decreto del Ministro ANGELINO ALFANO, alcuni aspetti di carattere burocratico ed amministrativo meritano una riflessione. Oggi, in tanti, dichiarano che la Amministrazione Provinciale esce ridimensionata da questa decisione: ebbene, vale la pena di ricordare che il Ministro avrebbe potuto nominare come Commissario anche persona diversa dal Presidente in carica. Ed invece non lo ha fatto. Il Presidente che diventa Commissario di Governo acquisisce anche alcune prerogative.
In primo luogo non ha piu’ problemi di carattere politico: a cominciare dall’approvazione del Bilancio 2013. Se il Consiglio Provinciale dovesse votare contro si assisterebbe allo scioglimento dello stesso, della Giunta ma resterebbe alla guida dell’Amministrazione Provinciale il Commissario di Governo.
E scusate se è poco. Visto e considerato che, proprio nelle ultime settimane, i mal di pancia di diversi consiglieri erano scoppiati proprio in vista della scadenza del voto sul bilancio.
A questo punto proviamo ad anticipare lo scenario: l’opposizione a Palazzo Sant’Agostino arriverà al voto sul bilancio con pochi consiglieri in Aula, in modo da salvare “capra e cavoli”. Scommettiamo ?
di Mario Cirillo
