Pasquale Vessa

LO STATO NON PAGA ? SOSPENDIAMO LE PROCEDURE DI EQUITALIA

 

Pasquale Vessa“In situazione difficili e straordinarie è giusto anche pensare a misure di sostegno del tutto eccezionali, soprattutto quando in gioco ci sono vite umane, quelle degli imprenditori che si stanno suicidando al ritmo di una morte ogni quattro giorni ed anche quelle dei loro dipendenti”.
A parlare è PASQUALE VESSA, Deputato del Partito del Popolo della Libertà, che sta predisponendo una interrogazione al Ministero dell’Economia per chiedere una profonda modifica delle “regole di ingaggio” di EQUITALIA, quando a finire nelle morse della società per la riscossione dei tributi è una azienda.
“Non si tratta di una battaglia di casta” dice Vessa, imprenditore nella vita di ogni giorno, “perché oggi la legge italiana stabilisce che quando si colpisce il reddito di una persona fisica esiste un preciso limite alla pignorabilità che è del 20%.

Se, invece, si agisce nei confronti di una azienda o di una società questo vincolo non esiste”.
Il primo punto, dunque, sul quale VESSA spera di ottenere una risposta immediata dal Ministero è quello che riguarda la possibilità di creare meno disagi possibili ad una società che si trova a fronteggiare la crisi economica, la necessità di rispettare gli impegni con il Fisco ma anche il bisogno di rimanere sul mercato, garantendo gli stipendi ai propri dipendenti.
C’è, poi, un altro aspetto che si appresta a finire all’interno della interpellanza BLOCCA EQUITALIA, ed è quello che riguarda i crediti vantate dalle società private nei confronti della Pubblica Amministrazione. “Se un’impresa ha lavorato per un ente pubblico come Comuni, Province e Regioni, oggi, come unica agevolazione, ottiene la sospensione del pagamento dell’IVA in attesa del saldo della fattura.
Non basta, bisogna fare di piu’ e chiedere ad EQUITALIA di sospendere ogni forma di azione quando si trova dinanzi a situazioni del genere dove il credito non pagato rappresenti almeno il 15% del bilancio aziendale”. Proposte concrete ed idee che potrebbero trovare attuazione anche se per un periodo limitato nel tempo. E di tempo da perdere non ce n’è piu’, anche per il terribile ritmo che oggi tengono i suicidi degli imprenditori in tutta Italia.

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