Oscar Giannino

OSCAR GIANNINO PERDE PEZZI IN PROVINCIA DI SALERNO. MONTEZEMOLO GUADAGNA CONSENSI ED ADESIONI

 

Il movimento di Oscar Giannino, il giornalista imprenditore che con la sua campagna contro la stretta dello STATO nei confronti delle aziende, sta perdendo pezzi in provincia di Salerno. Dopo un iniziale grande entusiasmo adesso diminuisce il numero degli aderenti all’iniziativa politica, a cominciare dai sostentitori dell’iniziativa della prima ora. Si sta, ad esempio, lentamente allontanando dal gruppo di GIANNINO il salernitano ANDREA PRETE, il past President di Confindustria Salerno, che aveva sposato la causa del conduttore radiofonico di RADIO 24 IL SOLE 24 ORE. E per qualcuno che allenta il suo interesse nei confronti di GIANNINO altri, invece, si stanno avvicinando all’iniziativa. Soprattutto nell’agronocerinosarnese….

 

 

Grandi manovre nel centrodestra paganese. Un’epoca ormai si è chiusa, ne sono consci alcuni dei protagonisti di quella lunga stagione, durata circa dieci anni, contrassegnata da vittorie con percentuali bulgare alle amministrative e da successi inanellati alle provinciali e alle regionali dagli uomini di punta dello schieramento. I primi scricchiolii in quello che inizialmente sembrava un monolite si erano notati già prima del terremoto giudiziario che ha scosso l’Amministrazione comunale. I tre uomini di spicco del centrodestra paganese Alberico Gambino, Salvatore Bottone e Massimo D’Onofrio si erano più volte scagliati l’uno contro l’altro, rendendosi protagonisti di accesi botta e risposta e feroci scontri. Lacerazioni trasfromatesi, poi, in spaccature insanabili a partire dal 2010. Di quel centrodestra forte, unito e coeso oggi sembra esistere solo il ricordo. L’arresto di Gambino e di altri esponenti dell’amministrazione e l’arrivo a Palazzo San Carlo dei commissari straordinari hanno reso evanescente quella coalizione che per anni ha guidato la città. I tre consiglieri provinciali eletti a Pagani, Massimo D’Onofrio, Salvatore Bottone e Vincenzo Paolillo non sembrano affiatati, ognuno va per la sua strada. D’Onofrio continua a lavorare in vista della futura e ancora lontana campagna elettorale per le amministrative e già si è per dare vita al comitato a sostegno di Angelino Alfano alle primarie. Vincenzo Paolillo, invece, appare defilato. Salvatore Bottone e il suo gruppo i “bottoniani” al momento non indossano nessuna casacca e si guardano intorno prima di scegliere il nuovo simbolo. “Siamo indipendenti e guardiamo con interesse anche a nuovi movimenti che stanno nascendo”, dichiara Salvatore Bottone. L’ex vicesindaco di Pagani non fa nomi, ma il riferimento alla Lista per l’Italia, la nuova formazione politica legata a Luca Cordero di Montezemolo appare chiaro. Con un certo compiacimento Bottone rivela che il suo gruppo “sta ricevendo apprezzamenti per il lavoro svolto sia dal centrodestra che dal centrosinistra”. Il consigliere provinciale spiega di essere stato contattato dal pd (area ex Margherita), dal suo ex partito l’Udc e dal Pdl. “Contatti -spiega- non solo a livello locale o provinciale ma anche nazionale. Segno che abbiamo ben operato”.

Per il momento il gruppo medita, si lascia corteggiare e non scioglie le riserve ma su alcuni punti Bottone è chiaro: “Siamo in contatto con qualche valido rappresentante del Pdl a livello nazionale che ci sta spingendo a riconsiderare l’ipotesi di un riavvicinamento al Partito, ma con gli esponenti del partito a livello provinciale non ci sono rapporti, ci hanno maltrattati”. Bottone fa infine un accenno al centrodestra paganese: “Ormai, si è chiusa un’epoca in questa città. Noi alcuni rapporti li abbiamo chiusi nel 2010, in tempi non sospetti”.

di Tiziana Zurro

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