ANTONIO SQUILLANTE: “ECCO CHI SONO I CAMORRISTIELLI DELLA SANITA’ SALERNITANA”. L’INTERVISTA AD AGENDA POLITICA

Immerso nel lavoro per l’organizzazione delle prossime settimane all’interno dell’ASL di Salerno, il Direttore Generale ANTONIO SQUILLANTE è sotto pressione anche per le questioni che riguardano l’agro. E proprio sabato è arrivata una dura accusa nei confronti dell’Ospedale di Nocera Inferiore Umberto I.

 

 

Direttore, lei ha parlato, riferendosi al Pronto Soccorso dell’Umberto I della presenza di “camorristielli”. A cosa si riferiva ?

 

“Non parlavo della presenza di malavitosi ma dell’atteggiamento che alcuni dipendenti dell’ASL assumono nell’affrontare quelli che sono i propri compiti quotidiani. E mi riferisco sia al personale medico che paramedico. Alcuni parlano ed agiscono come piccoli malavitosi semplicemente per tutelare le rendite di posizione. Eppure in un momento economico come quello che stiamo affrontando chi ha un lavoro dovrebbe tenerselo stretto, invece, in giro negli Ospedali della Provincia, ho notato, anche se in maniera marginale, atteggiamenti diversi.”

 

Restiamo nella zona dell’Agro. A che punto è il conto alla rovescia per l’apertura del Polo Oncologico di Pagani ?

 

“Con prudenza e con fiducia posso dire che entro i primi mesi del 2013 saranno ultimati i lavori, poi ci sono i tempi della burocrazia ed infine si passerà alla fase operativa, con il trasferimento di personale e pazienti dalle altre strutture ospedaliere. Insomma il prossimo anno sarà quello della definitiva nascita della importante struttura a Pagani”.

 

A proposito di personale, tutti lamentano carenza di uomini: dall’Azienda Ospedaliera di Salerno arrivano continue richieste di aiuto.

 

“Siamo alle solite, il blocco del turn over ha messo in ginocchio la sanità pubblica in tutta la Regione Campania dove, oggi, grazie al lavoro di risanamento del Presidente Caldoro e del Commissario Morlacco cominciamo a vedere i primi effeti. E’ auspicabile, in tempi rapidi, procedere a nuovi concorsi per l’assunzione di personale. Negli ospedali, oramai, si spende molto di piu’ per gli straordinari che per gli stipendi ordinari ma la sanità non è una catena di montaggio, il medico o l’infermiere non è un operaio. A lungo andare si ha anche un abbassamento della qualità del servizio sanitario che noi eroghiamo ai cittadini.”

 

E poi arriva anche la Spending Review.

 

“Attenzione, perchè la revisione della spesa pubblica nella sanità ha colpito le prestazioni non sanitarie ma collegate. Ma mi spiegate in che modo un amministratore che vuole essere attento, da un giorno all’altro, può stabilire se le pulizie devono essere effettuate con una frequenza minore o se i pranzi erogati ai pazienti degli ospedali devono contenere questo o quell’alimento ? Credo che un sistema diverso per individuare la riduzione della spesa poteva essere tranquillamente utilizzato”.

 

Direttore, siamo alla vigilia del mese di dicembre che, per tante ragioni, ha sempre rappresentato un momento difficile per la regolare erogazione degli stipendi. Che aria tira a Via Nizza ?

 

“I nostri dipendenti stiano tranquilli e sereni. Le difficoltà ci sono e sono anche di una certa dimensione ma pagheremo regolamente sia gli stipendi che le tredicesime.”

 

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