Lui, lei e l’altro. Chi sono? Cirielli, Squillante e Aliberti, protagonisti di un pericoloso intreccio sull’ospedale di Scafati, dove a rischiare non sono loro, ma i cittadini. Da mesi, ormai, si strizzano l’occhio, si corteggiano, si cercano, si scrivono lettere, si lanciano messaggi. Il risultato?
Nonostante i proclami, ancora niente. L’ospedale, per ora, è meglio servirsene come un ottimo strumento per giochetti politici e per favorire qualche campagna elettorale. E’ inutile fare speculazioni, crediamo sia giunto il momento di affrontare la questione in maniera seria e coscienziosa. Primo soccorso, fisiopatologia respiratoria e quant’altro. L’unica risposta che la gente vuol sentire è che allo Scarlato siano riaffidati i reparti di cui disponeva e vengano riaperte le sale operatorie. Senza questi passi fondamentali è inutile parlare di riorganizzazione e di emergenza.
E’ giunta l’ora che si dica se si vuole o meno riaprire veramente l’ospedale, una struttura dotata di un pronto soccorso vero, di una rianimazione, di ambulanze, di personale medico e paramedico e di tutto ciò che è necessario in caso d’emergenza. Dopo, semmai, si potrà ragionare anche di eccellenze pneumologiche e di lungodegenza.