PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DI SALERNO. UNA VERTENZA DIMENTICATA

Il prossimo 12 dicembre è stata convocata l’assemblea straordinaria dei soci del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, chiamata a discutere della ricapitalizzazione della società. I lavoratori dell’azienda, il cui socio di maggioranza relativa è il Comune di Salerno che detiene oltre il 20% delle quote sociali, da oltre 6 mesi, sono in attesa del pagamento degli stipendi.

 

Le Segreterie Provinciali di Cgil, Cisl e Uil, nelle scorse settimane, hanno incontrato le rappresentanze dei lavoratori ed anche i vertici del Parco Scientifico per trovare una soluzione alla vertenza. L’impegno dei sindacati, come anche dello stesso management del Pst, è stato quello di evitare che i soci, per lo piu’ enti pubblici, finiscano per dimenticare la società, nata, negli anni ‘90, con lo scopo di essere uno strumento al servizio delle pubbliche amministrazioni e delle società private, per progetti di ricerca e di approfondimento. Oggi, purtroppo, il Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, ma soprattutto le enormi potenzialità umane dei lavoratori, corre il rischio di trasformarsi nell’ennesimo fallimento del settore pubblico. “E’ per questa ragione”, dichiara Matteo Buono, segretario generale della Cisl di Salerno, “che invitiamo gli Enti pubblici convocati per l’assemblea del prossimo 12 dicembre a partecipare all’assemblea. In modo particolare il nostro invito è rivolto al Comune di Salerno, alla Camera di Commercio di Salerno, alla Fondazione Carisal, a Confindustria Salerno, alla Provincia di Salerno ed all’Università degli Studi che detengono un importante pacchetto azionario. In questo momento c’è bisogno dell’assunzione di responsabilità da parte di tutti. I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, sono pronti a fare la loro parte. Tocca, adesso, alle Pubbliche Amministrazione che, qualora dovessero disertare l’assemblea del prossimo 12 dicembre, decreterebbero il fallimento del Parco Scientifico e Tecnologico e con esso il dramma di 20 famiglie, quelle dei dipendenti del Pst”.

 

 

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