REGIONALI 2020. IL TIMORE PER L’AFFLUENZA. PARTITI: QUOTA 30.000 VOTI PER IL SEGGIO

Mancano, oramai, 6 giorni alla fine di questa stranissima campagna elettorale per le Regionali: per la prima volta i candidati hanno chiesto il voto sotto l’ombrellone e per la prima volta c’è stato anche il rinvio della scadenza naturale del mandato del Presidente, della Giunta e del Consiglio Regionale. E, come se non bastasse l’emergenza covid 19, siamo dinanzi ad un numero record i liste e di candidati al consiglio regionale. I timori, un po’ di tutte le forze in campo, è che si registri un netto calo dell’affluenza alle urne: ricordiamo che nel 2015, senza alcun tipo di emergenza in atto, ci fu una percentuale di votanti, in tutta la Campania, di poco superiore al 50%. Le premesse, insomma, lasciamo presagire uno scenario tutt’altro che simile ad una corsa al voto: sono diverse le previsioni ma, secondo quasi tutti gli analisti, la percentuale finale non dovrebbe superare il 40% di votanti. Certo, si tratta di una elezione perfettamente legittima ma l’abbassamento del numero dei voti comporta anche ad una riduzione della quota fatidica per l’accesso al seggio da parte delle singole liste: anche in questo caso le previsioni sono quasi unanimi ed indicano nell’asticella dei 30.000 voti validi la soglia da superare.