Nell’inedito ruolo di pompiere, Nicola Landolfi, già Segretario Provinciale del Partito Democratico di Salerno ed ultimo Presidente dell’Assemblea Regionale del Pd prima del commissariamento deciso da Roma, prova a gettare acqua sul fuoco perchè l’incendio, scoppiato dopo le dichiarazioni di De Luca contro Elly Schlein, corre il rischio di bruciare tutta la Regione Campania.
Tra De Luca e la Schlein, oramai, siamo ai ferri corti. La frattura è insanabile ?
“Non c’è nulla che non si possa sanare. In politica, però, contano gli atti e sarà fondamentale, per il ripristino della vita democratica del Pd campano, la convocazione del Congresso.”
De Luca chiede di poter celebrare il Congresso Regionale del Pd, da Roma fanno finta di niente. Fino a quando durerà questa battaglia di nervi ?
“Entro l’estate si deve decidere. Il Congresso si deve fare entro l’anno in corso. Non è una battaglia di nervi. È un’imposizione contro una posizione legittima.”
Sullo sfondo c’è, ovviamente, la questione del terzo mandato e della candidatura di De Luca alle Regionali 2025. Se il Pd nazionale dovesse continuare a glissare sulle richieste del Governatore, è ipotizzabile una sua candidatura senza il simbolo del Partito Democratico ?
“Fino alle prossime regionali c’è un’era glaciale. Tre anni non sono pochi. Le riforme nazionali, gli interessi più generali, vanno verso il terzo mandato. Infine, non è ipotizzabile una candidatura di De Luca senza il Pd, soprattutto perché credo che innanzitutto il partito, rispetto alle prossime regionali, tenterà di non danneggiarsi.”