SALERNO, COMUNALI 2016. FRANCO MARI (SEL) CHIUDE LA PORTA IN FACCIA AL PD

“Leggo per l’ennesima volta  di appelli a SEL, da parte del PD, per le prossime elezioni amministrative. La domanda è semplice: perché De Luca continua ad alludere alla possibilità di un accordo tra Sel ed i Progressisti per Salerno?

Perché non si è accorto che un Consigliere comunale e un Assessore, eletti con SEL, hanno lasciato il nostro partito proprio prendendo atto dell’incompatibilità tra i nostri programmi e quelli dell’amministrazione cittadina?” E’ quanto dichiara in un comunicato stampa il Segretario Provinciale di Sel Franco Mari. 

 

Perché ha dimenticato che solo sei mesi fa, in occasione delle elezioni regionali, abbiamo definitivamente preso le distanze da lui e dal suo sistema di potere?

Perché non sa che la Sinistra a livello nazionale esclude carrozzoni per resuscitare un centrosinistra che non c’è più, e che Salerno è l’ultimo dei Comuni italiani in cui è immaginabile un accordo con il PD? Perché sta realizzando il Partito della Nazione anche a Salerno, dopo averlo fatto per le regionali, senza rendersene conto? Ovviamente non è così e scusate l’abbondanza di retorica, ma a volte non c’è niente di meglio. Credo che i motivi di questo ennesimo tentativo siano sostanzialmente due. Il primo è quello che risiede nella speranza di raccogliere ancora una volta i voti di parte della sinistra salernitana. Probabilmente pensando che qualche novello Pico Della Mirandola ricordi ancora di quando l’ex sindaco militava in questa parte politica. Praticamente un secolo fa. L’altro dipende dal quadro delle alleanze impresentabili che si profilano per le prossime elezioni e che, sembra, stiano suscitando qualche dubbio addirittura all’interno del PD. Caro Landolfi, fatevi pure tranquillamente la vostra alleanza con Verdini, D’Anna, Eva Longo e smettetela di provare a mitigare i vostri maldipancia interni fantasticando di possibili allargamenti a sinistra. Caro De Luca, mi dispiace (si fa per dire), ma questa volta ti strapperemo i voti di sinistra che ci hai sempre rubato negli ultimi venti anni.

A proposito del richiamato accordo per il Consiglio Provinciale. Quello fu il gesto responsabile di una forza politica che riteneva di dover dare il proprio contributo per cacciare i fascisti da Palazzo Sant’Agostino. Oggi Sel non ha propri rappresentanti in quel Consiglio e non concorre in nessun modo al governo della Provincia, un’esperienza discutibile a cui abbiamo rivolto e rivolgiamo numerose critiche.