Salerno città

SALERNO DI TUTTI, NUOVO INCONTRO SULL’URBANISTICA IN VISTA DELLE COMUNALI 2016

Con Sogni sulla città, vogliamo indicare una nuova visione: non più una “città rospo”, che si gonfia a dismisura fino a scoppiare, ma una città che tenga legati presente e futuro in una concezione moderna fondata sulla felicità,  su un rapporto positivo con lo spazio urbano, sulla sostenibilità. La sostenibilità è un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere le generazioni future.

 

Negli ultimi anni c’è stata una profonda evoluzione del concetto di sostenibilità: dal rispetto per l’ambiente agli aspetti economici e sociali, verso una idea più ampia di progresso, di benessere e di qualità della vita. Una città sostenibile è una città in cui l’intervento dell’uomo si pone strategie proiettate nel futuro; in cui la riqualificazione urbana non ignora la tutela della memoria; in cui gli interventi di nuove opere si collegano ad un sistema di viabilità e di mobilità urbana efficiente ed economico; in cui ogni intervento tiene conto della quantità di verde per ogni abitante, la creazione di luoghi per lo svago e il tempo libero, per lo sport e per la cura, per l’infanzia e l’adolescenza e per le fasce più deboli; tiene conto della qualità dell’aria e dell’acqua e utilizza le fonti energetiche più alternative e più a basso consumo. La città diventa allora un organismo che respira e in cui ogni azione è tesa al benessere dei suoi abitanti. Questa visione più ampia è del tutto assente  nella nostra città. In essa non sempre l’intervento dell’uomo ha tenuto conto del benessere dei cittadini.  E’ una città in cui gli interventi di riqualificazione hanno mostrato scarsa attenzione per le periferie, per il verde, per i trasporti, per la cultura e il tempo libero. Ma soprattutto non sono state condivisi con i cittadini. La costruzione di nuove opere non ha tenuto conto delle esigenze del paesaggio, delle regole urbanistiche, della popolazione effettiva della città e gli interventi non hanno avvantaggiato l’intera popolazione ma solo determinate fasce di cittadini. Il Modello Salerno adottato in questi anni con grande spreco di risorse, è un modello obsoleto, datato agli anni ’80 basato sulla espansione edilizia, sulla moltiplicazione dei vani e sulla sistemazione di alcune zone senza tener conto della creazione di infrastrutture adeguate e improntate al benessere collettivo. Oggi nel mondo sono diversi i modelli di intervento; vi sono città dove amministrazione e cittadini concordano insieme gli interventi; dove si allestiscono parchi e orti urbani che producono frutta e verdure per la comunità; dove c’è una rete di trasporti intelligente; attenzione ai giovani ai bambini agli anziani ai deboli, dove si riciclano i rifiuti e si creano biblioteche, librerie, sale teatrali e cinema di quartiere.