SALERNO. INDAGINE PER CORRUZIONE SU VINCENZO DE LUCA E SUL FIGLIO. LO SCRIVE IL FATTO QUOTIDIANO

Vincenzo De Luca indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul crac del pastificio Amato. E nei guai sarebbe finito anche suo figlio Piero, capolista alle primarie del Pd per Matteo Renzi nella circoscrizione Salerno-Costiera Amalfitana. A rivelarlo è «il Fatto Quotidiano» a seguito della notifica dell’avviso di garanzia al sindaco per proroga delle indagini da parte della Procura di Salerno. Che ha chiesto, inoltre, una rogatoria internazionale con il Lussemburgo – i sostituti procuratori sono Guglielmo Valenti e Antonio Cantarella – dove lavora Piero De Luca, per verificare le accuse e i possibili risvolti finanziari della vicenda.

 

IL CASO – Tutto nasce da alcune rivelazione di Peppino Amato junior. Che ha raccontato ai magistrati, mostrando anche documenti e bonifici, di aver pagato le spese relative al comizio di De Luca a piazza Plebiscito nel 2010 in occasione delle regionali. A spingerlo a fare questo passo sarebbe stato – secondo Amato e sulla base delle ricostruzioni dei magistrati – Mario Del Mese, nipote dell’ex deputato Udeur Paolo e molto vicino a Piero De Luca. Ma c’è di più. Ed è questo il capo d’accusa più forte nei confronti del sindaco-viceministro e di suo figlio. «Mario Del Mese mi raccontava – rivela il Fatto citando carte giudiziarie – di viaggi in Lussemburgo per raggiungere Piero De Luca al quale portava soldi da versare sul conto in Lussemburgo, proventi della Ifil». Inoltre ci sarebbero dei biglietti aerei per il Lussemburgo pagati dalla Ifil alla moglie di Piero De Luca e alla madre (ex moglie del sindaco di Salerno) Rosa Zampetti.

 

tratto da corrieredelmezzogiorno.it 

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