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SALERNO. OPERE PUBBLICHE E PRIVATE, COMITATI, TROMBONI MEDIATICI: MA CHE BEL QUADRETTO!!!

C’è qualcosa che non funziona nel sistema di controllo che riguarda le opere pubbliche e gli investimenti privati destinati a cambiare radicalmente il volto di una città. C’è qualcosa che non va, perchè se un’opera,  dopo un iter lungo anni, al termine di una procedura complessa e complicata, nella quale vengono acquisiti i pareri di decine e decine di enti, viene messa in discussione da un comitato (dov’era fino ad oggi???), che rappresenta poco piu’ che se stesso, amplificato da qualche stonato trombone mediatico, allora c’è davvero qualcosa da rivedere. Perchè? O i comitati esistono per ogni vicenda amministrativa oppure non possono essere considerati una legittima controparte nella, pur necessaria, discussione pubblica.

 

Insomma chi, in maniera maldestra, prova a fare informazione deve usare un metro di misura unico: i Comitati, se sono riconosciuti come interlocutori, devono esserlo per ogni opera pubblica che desta qualche dubbio o qualche perplessità. 

E quindi se il comitato è “bello e bravo” per l’opera B (facciamo un esempio) deve esserlo anche per l’opera C. Oppure esistono altri motivi e ragioni che spingono ad una scelta diversa? 

La informazione neutra, sia ben chiaro, è una chimera, almeno si chiede coerenza. 

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