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TAGLI DEGLI ENTI PUBBLICI: PRIMA I CELLULARI, POI I BUONI PASTO

buoni pastoE’ cominciata ufficialmente la battaglia dei tagli ai costi superflui della pubblica amministrazione in tutto il territorio del salernitano.
Almeno per quanto riguarda i cosiddetti telefonini aziendali, i cellulari che le diverse amministrazioni concedono ad amministratori, dirigenti e dipendenti per l’esercizio delle proprie funzioni, con modalità e costi diversi.
A dare il via alla guerra al telefonino è stata l’amministrazione provinciale di Salerno che, con una delibera allegata alla relazione per la approvazione del bilancio di previsione 2012, voluta e redatta dal Direttore Generale dell’Ente FRANCESCO FASOLINO ha imposto ad ogni settore una “cura dimagrante” del 40% rispetto ai cellulari in dotazione.
Il caso piu’ eclatante è quello della Polizia Provinciale dove, a fronte di 60 dipendenti, c’erano in funzione la bellezza di 68 schede. Sim, per le quali, a dire il vero, nulla è dovuto per comunicazioni interne tra uffici ed anche tra schede della Provincia, ma il costo vivo è quello del noleggio del cellulare e, soprattutto, quello della tassa di concessione.

I dirigenti di ogni settore a Palazzo Sant’Agostino, proprio in questi giorni, hanno ricevuto una circolare che impone loro il taglio dei telefonini per i dipendenti.
E non finisce qui: sempre gli uffici della Provincia di Salerno, guardando con attenzione le bollette telefoniche degli Istituti Scolastici superiori di loro competenza, hanno scoperto che, per l’anno 2011, sono stati pagati oltre 2.000.000 di euro.
E’ chiaro che qualcuno utilizza i telefoni di Presidenze e Segreterie per motivi diversi da quelli della istruzione, ecco perchè è partita una indagine interna dell’amministrazione provinciale per scoprire chi e dove spreca di piu’.
Anche al Comune di Salerno si preannuncia un giro di vite per le otre 800 schede aziendali, sim in dotazione a dirigenti, dipendenti ed amministratori pubblici: di queste solo 65 sono abilitate al traffico esterno mentre, per le altre, vale lo stesso discorso fatto per le sim della Provincia, ovvero costo zero per le chiamate interne, ma spese fisse per il fitto del cellulare e per la “maledetta” tassa governativa.
E’ stato, direttamente, il sindaco DE LUCA a chiedere un report completo sul numero delle schede e sui costi annuali di un servizio che, par quanto il Comune di Salerno sia importante, pare decisamente spropositato rispetto alle esigenze di servizio. Nei prossimi giorni non è escluso che la “Purga delle Sim” scatti anche a Palazzo di Città.
Poi, Provincia di Salerno, comune capoluogo ed altri importanti centri del salernitano passeranno a valutare un altro aspetto della spesa pubblica: i BUONI PASTO.

 

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