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SANITA’ E CAMORRA

OspedaleI RETROSCENA DELLA NOMINA DI UN COLONNELLO DEI CARABINIERI ALLA GUIDA DELL’ASL DI SALERNO: L’INTERESSE DEI CLAN SULLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE
– Ci sarebbero motivi anche di legalità dietro la nomina di MAURIZIO BORTOLETTI, Colonnello dell’arma dei Carabinieri, alla carica di commissario dell’ASL unica della provincia di Salerno.

Un interesse da parte di alcune società finanziarie, con sede e finanziatori in provincia di Caserta, nei confronti di centri sanitari privati della provincia di Salerno, ceduti dagli imprenditori dinanzi alle difficoltà nel fare fronte ai problemi di natura economica. Una voce che, ovviamente, non trova una conferma ufficiale ma che ha visto, anche nelle scorse settimane, la denuncia di tanti esponenti del consiglio regionale.
A prescindere dalla nomina del commissario straordinario MAURIZIO BORTOLETTI, il cui mandato ha termine legale al 31 dicembre di quest’anno, sul tavolo del governatore CALDORO c’era e resta la questione, sollevata in prossimità dell’approvazione del bilancio regionale, sulla nascita della seconda ASL in provincia di Salerno.
CALDORO ha recepito quello che è un disegno di legge, proposto dai tre consiglieri regionali ANTONIO VALIANTE, DARIO BARBIROTTI e GENNARO MUCCIOLO, che avevano inserito l’emendamento all’interno del testo per la finanziaria regionale, poi blindato dallo stesso CALDORO con la questione di fiducia.
L’impegno, però non solo morale ma anche politico è stato assunto: la Giunta Regionale adotterà un disegno di legge da portare poi in consiglio per la creazione della seconda ASL per la provincia di Salerno, quella che va dalla sponda sud del fiume SELE fino all’estremo meridione del salernitano.

 

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