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STRADE FANTASMA IN PROVINCIA, CARO ESTNTO AL COMUNE DI SALERNO. LA POLITICA PRENDE LE DISTANZE DAI COLLETTI BIANCHI

cimiteroAvevano trasformato il cimitero di Salerno in un’ impresa privata dalla quale traevano guadagni.
Tre funzionari del Comune sono stati arrestati dalla polizia: l’ex dirigente del servizio cimiteriale, Massimo Romaniello, Luigi Criscuolo e, Salvatore Bisogno. Arrestato anche Alfonso D’Avino, titolare di una impresa di pompe funebri di Salerno. Per il titolare di un’altra impresa di pompe funebri con sede a Giffoni Valle Piana (Salerno), è stato disposto l’obbligo di dimora.
I cinque devono rispondere di ricettazione, truffa aggravata, falso materiale in atti pubblici, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione e peculato.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Salerno, diretta dal vicequestore Claudio De Salvo, e dalla Polizia Locale, diretta da comandante Edoardo Buscaglin, hanno consentito di ricostruire una serie di illeciti compiuti dal 2011 dai dipendenti comunali in concorso con privati. Le indagini avviate dalla Polizia Municipale nel febbraio 2011 portarono al sequestro di numerosi decreti di autorizzazione al trasporto delle salme.
L’inchiesta sul cimitero di Salerno fa il paio con quella sulle strade fantasma che ha coinvolto la Provincia di Salerno con un funzionario arrestato ed un altro indagato. Per entrambe le indagini sono stati decisivi gli aiuti forniti dalla parte politica, Sindaco e Presidente della Provincia che, in maniera diversa, hanno inciso sulla tempistica dei provvedimenti, collaborando attivamente con magistaturra e forze dell’ordine.

La politica, insomma, si libera dai guai provocati dai colletti bianchi e dalla burocrazia.

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