SFIDUCIA A BONAFEDE: RENZI SALVA IL GOVERNO E VOTA NO. ORA PASSA ALL’INCASSO

Come era facile immaginare, dopo i primi segnali di disgelo nella serata di ieri con la riunione a Palazzo Chigi, Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, ha deciso di non sostenere le mozioni di sfiducia, presentate in Parlamento contro il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Renzi, dunque, ancora una volta passa all’incasso dopo aver minacciato, con i voti determinanti al Senato, di fare cadere il Governo Conte che, in questo momento ma sin dalla sua nascita, dipende strettamente dal voto favorevole dell’ex Premier Matteo Renzi.

Nel suo intervento Renzi ha parlato di una “riflessione personale da fare su quanto accaduto, anche rispetto a quanto accaduto nei governi precedenti.”

Adesso si tratta di capitalizzare il sostegno: a breve, non è escluso che ci possa essere un mini rimpasto nel Governo con una maggiore presenza degli esponenti di IV nell’esecutivo ma quello a cui Renzi tiene, in modo particolare, è la Presidenza della Commissione Finanze alla Camera con l’indicazione del nome del deputato Marattin.