“Sono i Comuni, ed in modo particolare i Sindaci, a dover trasformare la Spending Review da un problema in una occasione”. E’ questo l’appello che parte dalla Segreteria Provinciale della CISL Funzione Pubblica, il sindacato guidato da Matteo Buono che, negli ultimi giorni, con una lettera inviata ai 158 comuni della Provincia di Salerno, all’Amministrazione Provinciale ed alla Camera di Commercio, ha invitato tutti gli enti pubblici a stipulare appositi protocolli d’intesa con i dipendenti e con i sindacati per evitare che le norme sulla Spending Review si tramutino nell’ennesimo taglio a carico dei servizi per i cittadini.
La questione, spinosa e delicata, terrà banco nelle prossime settimane, quando i contenuti del Decreto Legge dovranno essere attuati nel pieno delle attività che riprendono. Ed allora: meglio prevenire che curare. L’appello della CISL Funzione Pubblica di Salerno non è generico ma scende nel dettaglio: “ad esempio”, propone lo stesso MATTEO BUONO, “si potrebbe pensare ad unificare, mediante appositi consorzi intercomunali, il servizio fornito dagli OIV, quelli che un tempo erano i Nuclei di Valutazione”. Gli organismi di cui stiamo parlando, preposti a verificare e giudicare l’operato di dipendenti e dirigenti delle singole amministrazioni comunali, ogni anno, nella sola Provincia di Salerno, costano oltre 1.000.000 di euro. Composti da soggetti esterni alla amministrazione da giudicare, gli OIV, secondo la CISL, “potrebbero essere gestiti da piu’ di un comune, con una netta riduzione della spesa”. Ma sulla situazione di quelli che un tempo erano i Nuclei di Valutazione scoppia il caso “Salerno”: nel Comune capoluogo l’organismo, composto da tre professionisti esterni, costa qualcosa come 120.000 euro all’anno. E per la precisione 4.000 euro al mese al Presidente (che oggi è il Docente Universitario RINO SICA), ed altri 3.500 ciascuno per i due membri effettivi (i commercialisti DE FRANCISCIS e CATALANO). Considerato che l’OIV di Salerno si riunisce tre volte alla settimana, il compenso per ogni singola seduta è pari ad oltre 300 euro. Certo non c’è solo Salerno, anche gli altri comuni, soprattutto quelli piccoli e medi, dovranno rivedere completamente i criteri per l’utilizzo delle somme pubbliche che, giorno dopo giorno, diminuiscono. Ed allora ecco la ricetta della CISL: “troviamo insieme gli sprechi”, conclude Matteo Buono, “i sindacati ed i dipendenti da una parte, le amministrazioni dall’altra, altrimenti il rischio è che a Settembre i servizi pubblici si ridurranno ed i cittadini subiranno, anche se in maniera indiretta, un ulteriore aggravio di spese”.