Antonio di Pietro

TONINO, FAI CHIAREZZA NELL’IDV DI SALERNO

Antonio di PietroDomani pomeriggio, giovedì 12 Luglio, TONINO DI PIETRO, leader indiscusso dell’Italia dei Valori, sarà nuovamente a Salerno. L’ex PM di Milano prenderà parte all’assemblea provinciale del partito e dopo una lunga assenza dal salernitano avrà modo di incontrare tutta la classe dirigente dell’IDV della provincia di Salerno.
Croce e delizia, questa provincia di Salerno per DI PIETRO che, nel corso degli ultimi anni, ha alternato importanti performance elettorali (come per le Regionali del 2010) ad inspiegabili tonfi (basta pensare alle Comunali di Salerno del 2011 ed alle amministrative di quest’anno).
Ora bisogna comprendere quale sia il vero volto dell’IDV

E’ quello che ha portato il partito nel corso della primavera di due anni fa al successo elettorale con le Regionali, con l’elezioni (la prima volta in provincia di Salerno) di DARIO BARBIROTTI.

Oppure l’IDV è il partito che alle comunali di Salerno, con la candidatura di ROSA EGIDIO MASULLO, non ha toccato neppure il fatidico 3%, necessario per ottenere una rappresentanza in consiglio comunale ?

In realtà oggi a Salerno, in consiglio comunale, proprio grazie all’attività di proselitismo portata avanti da BARBIROTTI, l’IDV un uomo ce l’ha e si tratta del consigliere comunale AUGUSTO DE PASCALE.

E poi ?

C’è chi dice che domani, a Salerno, all’interno dei saloni del Grand Hotel possano fare la loro comparsa altri nuovi aderenti al partito. Sindaci ? Perchè no, si parla di MARTINO MELCHIONDA, Sindaco di Eboli, stanco di dover ragionare con il suo storico partito, il PD.

Consiglieri Regionali ? Nelle passate settimane si era diffusa la voce di un passaggio di EVA LONGO, in rotta di collisione con il PDL.

E’ chiaro che l’attuale classe dirigente non ha neppure tanta voglia di consentire l’ingresso di nuovi iscritti nel partito perchè, con le Elezioni Politiche all’orizzonte, gli spazi sono sempre molto angusti.

Ed allora spetterà a DI PIETRO dire la parola ultima, stabilire se e come consentire i nuovi ingressi nel partito. D’altronde non si è mai visto il leader di un movimento dire NO a chi manifesta interesse verso il suo partito.

 

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