UDC - Unione di Centro - Casini

UNIONE DI CENTRO SALERNO. VOLANO GLI STRACCI

“L’accordo politico congressuale nei fatti mai rispettato da Cobellis per quanto mi riguarda non esiste più”. E’ tranchant il commento di Vincenzo Inverso, presidente provinciale dell’Udc, sul futuro del partito in provincia di Salerno dopo la nascita dei Popolari per l’Italia, la nuova formazione politica centrista nella quale confluiranno l’Unione di Centro e una parte rilevante di Scelta Civica, capeggiata dal ministro Mario Mauro e dall’ex presidente dell’Acli Andrea Oliviero. Dopo aver partecipato all’assemblea costitutiva del nuovo partito di sabato, in qualità di membro del comitato dei garanti e di rappresentante del territorio salernitano, Inverso annuncia di voler intraprendere una strada alternativa a chi, come il segretario provinciale e consigliere regionale Luigi Cobellis, rappresenta ai suoi occhi solo una “grande delusione”. “Per quanto mi riguarda lui esprime solo se stesso e quella parte di amici che si fanno rappresentare da lui. E’ una questione tutta politica, non c’è assolutamente niente di personale, a parte la grande delusione umana di aver creduto in un uomo incapace di rispettare gli impegni presi, le regole e l’accordo congressuale votato all’unanimità degli iscritti della provincia di Salerno. Ecco perché – spiega Inverso – io insieme a tanti dirigenti e militanti del partito rimarchiamo con forza la nostra distanza da un modus operandi che non ci piace per stile, forma, e contenuti. Ma decidiamo di andare avanti con il nostro impegno verso il cambiamento ponendo una questione molto semplice, lineare e trasparente per il nuovo “cantiere” che si apre: chiarezza dei ruoli e delle responsabilità sul territorio. Dopo di che ognuno farà legittimamente le sue scelte, di rimanere e dunque condividere oppure di andare via”. Ma nell’eventualità che Cobellis decidesse di aderire anche lui al nuovo partito centrista Inverso avverte: “Se vorrà dialogare nel rispetto dei ruoli, io sarò felice di farlo in ogni luogo e in ogni modo, ma dovrà scendere dal piedistallo e rapportarsi con pari dignità e rispetto. Personalmente, con tutta una nuova generazione di uomini e donne impegnato in politica e nella società civile, siamo già oltre. Pronti a raccogliere la sfida per essere artefici del destino di questa generazione e del cambiamento”. Poi avverte di nuovo il segretario provinciale e i suoi fedelissimi: “Naturalmente il dialogo può essere possibile solo senza alcun tipo di tatticismi, furbizie o compromessi della prima repubblica”. Sul futuro, invece, si mostra ottimista: “Noi anche a Salerno siamo pronti alla sfida perché oggi il nostro partito è il lievito della costruzione di un grande polo moderato ancorato nel partito popolare europeo, che unisce tutti quelli che credono che la vera sfida del futuro in Italia e in Europa sia tra il popolarismo e il populismo demagogico, sia di destra che di sinistra”. Inverso, dunque, lancia il suo guanto di sfida a Cobellis, segno che in gioco c’è davvero la futura leadership dei nuovi “popolari” salernitani. Intanto, però, il capogruppo alla Regione dell’Udc  non resta alla finestra a guardare. Per oggi pomeriggio, infatti,  ha convocato una riunione del comitato provinciale, allargata agli amministratori e ai segretari di sezione, per discutere della linea politica da adottare in vista dei futuri assetti politici dell’area centrista in provincia di Salerno.

“L’accordo politico congressuale nei fatti mai rispettato da Cobellis per quanto mi riguarda non esiste più”. E’ tranchant il commento di Vincenzo Inverso, presidente provinciale dell’Udc, sul futuro del partito in provincia di Salerno dopo la nascita dei Popolari per l’Italia, la nuova formazione politica centrista nella quale confluiranno l’Unione di Centro e una parte rilevante di Scelta Civica, capeggiata dal ministro Mario Mauro e dall’ex presidente dell’Acli Andrea Oliviero.

Dopo aver partecipato all’assemblea costitutiva del nuovo partito di sabato, in qualità di membro del comitato dei garanti e di rappresentante del territorio salernitano, Inverso annuncia di voler intraprendere una strada alternativa a chi, come il segretario provinciale e consigliere regionale Luigi Cobellis, rappresenta ai suoi occhi solo una “grande delusione”. “Per quanto mi riguarda lui esprime solo se stesso e quella parte di amici che si fanno rappresentare da lui. E’ una questione tutta politica, non c’è assolutamente niente di personale, a parte la grande delusione umana di aver creduto in un uomo incapace di rispettare gli impegni presi, le regole e l’accordo congressuale votato all’unanimità degli iscritti della provincia di Salerno. Ecco perché – spiega Inverso – io insieme a tanti dirigenti e militanti del partito rimarchiamo con forza la nostra distanza da un modus operandi che non ci piace per stile, forma, e contenuti. Ma decidiamo di andare avanti con il nostro impegno verso il cambiamento ponendo una questione molto semplice, lineare e trasparente per il nuovo “cantiere” che si apre: chiarezza dei ruoli e delle responsabilità sul territorio. Dopo di che ognuno farà legittimamente le sue scelte, di rimanere e dunque condividere oppure di andare via”. Ma nell’eventualità che Cobellis decidesse di aderire anche lui al nuovo partito centrista Inverso avverte: “Se vorrà dialogare nel rispetto dei ruoli, io sarò felice di farlo in ogni luogo e in ogni modo, ma dovrà scendere dal piedistallo e rapportarsi con pari dignità e rispetto. Personalmente, con tutta una nuova generazione di uomini e donne impegnato in politica e nella società civile, siamo già oltre. Pronti a raccogliere la sfida per essere artefici del destino di questa generazione e del cambiamento”. Poi avverte di nuovo il segretario provinciale e i suoi fedelissimi: “Naturalmente il dialogo può essere possibile solo senza alcun tipo di tatticismi, furbizie o compromessi della prima repubblica”. Sul futuro, invece, si mostra ottimista: “Noi anche a Salerno siamo pronti alla sfida perché oggi il nostro partito è il lievito della costruzione di un grande polo moderato ancorato nel partito popolare europeo, che unisce tutti quelli che credono che la vera sfida del futuro in Italia e in Europa sia tra il popolarismo e il populismo demagogico, sia di destra che di sinistra”. Inverso, dunque, lancia il suo guanto di sfida a Cobellis, segno che in gioco c’è davvero la futura leadership dei nuovi “popolari” salernitani. Intanto, però, il capogruppo alla Regione dell’Udc  non resta alla finestra a guardare. Per oggi pomeriggio, infatti,  ha convocato una riunione del comitato provinciale, allargata agli amministratori e ai segretari di sezione, per discutere della linea politica da adottare in vista dei futuri assetti politici dell’area centrista in provincia di Salerno.

 

tratto da IL MATTINO di Roberto J. Ler 

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