BATTIPAGLIA. VALERIO LONGO (FI): “DOVE SONO I FINANZIAMENTI PER AVER OSPITATO I RIFIUTI?”

Il via ai lavori per la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione della frazione umida tritovagliata all’interno dell’ex Stir di Battipaglia obbliga ad una serie di riflessioni.
La situazione attuale della città di Battipaglia è davvero preoccupante, sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale.
Riguardo a quest’ultimo aspetto, la città è ben lontana dalla situazione di qualche decennio fa, quando venne inserita dallo Stato nelle “100 città della piccola/grande Italia”, per i progressi economici e sociali raggiunti. In netto contrasto con la realtà odierna. Un territorio ormai desertificato, attraversato da un disagio economico e sociale senza precedenti, con un tasso di disoccupazione record. Tanto è vero che lo stato ha riconosciuto a Battipaglia un cospicuo contributo per ripianare il debito, trovandosi la città addirittura al secondo posto tra 401 comuni italiani in “condizione di grave vulnerabilità sociale ed economica”, secondo una graduatoria stilata su base Istat.

E’ quanto scrive il Consigliere Provinciale di Forza Italia Valerio Longo, in una lettera indirizzata al Presidente della Provincia Michele Strianese. 

Sul fronte rifiuti di recente una delibera del consiglio provinciale ha dichiarato la nostra area “satura”. In pratica il territorio subisce un’invasione dei rifiuti tale, con la loro relativa lavorazione, sia in siti pubblici che privati, che non potrà più essere utilizzata per ulteriori autorizzazioni, almeno per la parte imprenditoriale privata. Sul fronte pubblico il consiglio provinciale rigettò un emendamento di F.I. che voleva meglio precisare che, vista la situazione, anche il pubblico non avrebbe potuto in futuro aumentare il carico di rifiuti trattati. In tale contesto, la notizia dei lavori per la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione della frazione umida tritovagliata all’interno del Tmb (ex Stir) di Battipaglia induce ulteriori elementi di preoccupazione nei cittadini, stanchi e demoralizzati. Pertanto spero che il nuovo impianto non contribuisca a far aumentare il disagio dovuto anche ai miasmi che da cinque anni accompagnano la nostra esistenza. La Provincia ha il compito di fare in modo che il nuovo impianto venga ovviamente realizzato sulla base di tutte le normative previste in materia e che, una volta terminato, durante la lavorazione dei rifiuti siano eseguite tutte le procedure finalizzate ad annullare ogni problema per l’ambiente, le maetranze impegnate e i cittadini, senza risparmiare sulla sicurezza. Inoltre, visto che sul ciclo integrato dei rifiuti le competenze sono in parte anche della Provincia, le chiedo di farsi portavoce, come ebbi modo di affermare durante il mio primo consiglio provinciale, della necessità di un alleggerimento del carico dei rifiuti che attualmente interessa il territorio di Battipaglia (anche attraverso la realizzazione altrove di un secondo sito per i rifiuti indifferenziati)  e di un controllo costante sui siti che trattano rifiuti. Insieme all’urgente e improcastinabile riconoscimento e attribuzione dei risarcimenti promessi e mai elargiti a Battipaglia per i disagi provocati dall’installazione dell’impianto ex Stir, tenendo conto anche del notevole flusso di mezzi che attraversano l’ambito urbano per il conferimento dei rifiuti, oltre l’insopportabile inquinamento odorigeno che contribuisce al deprezzamento immobiliare e alla desertificazione.
Faccio appello alla sua sensibilità di amministratore pubblico, che ha a cuore le sorti della propria comunità.