Una volta eravamo ai massimi vertici del calcio, con tanti campionati di serie B ed anche una affacciatina nel torneo di serie A.
Dicevi Salerno, o meglio Salernitana, e tutti capivano ed individuavano una realtà.
Poi è accaduto ciò che cè accaduto, oggi ci troviamo con una squadra senza nome, storia e simboli.
Vabbè…
Ma almeno c’erano loro: le giacchette nere (una volta), arbitri e guardalinee (meglio chiamarli assistenti), che portavano in Italia, ed anche in Europa, il nome di Salerno: FACCENDA, D’ELIA, CONTENTE, BOGGI, DI MAURO, PISACRETA.
La prossima stagione calcistica, almeno per la sezione AIA di Salerno, sarà davvero nera, e non per il colore della divisa: fuori SILVIO BARATTA, arbitro che aveva fatto anche il suo esordio in serie A, fuori DELLA ROCCA, promettente assistente di LEGA PRO, bocciata anche una intera generazione di promettenti giovani della CAN D tra cui gli arbitri GENOVESE, OPROMOLLA, gli assistenti BARBUTO e LEONE.
Tutti bocciati, tutti a casa, dimessi come si dice in gergo arbitrale, nonostante gli ottimi risultati, nonostante la giovane età, nonostante ai vertici dell’AIA, come vicepresidente, ci sia un salernitano, NARCISO PISACRETA.
Cosa accade ? Perdiamo peso anche nel settore arbitrale ?
L’unica nota positiva riguarda l’assistente di CAN A e B GIANCARLO RUBINO, reintegrato dopo un lungo stop per un infortunio alla schiena. Sarà lui l’unico a rappresentare SALERNO nei campionati di A, B e LEGA PRO.
