Le insufficienti risposte del Vice Presidente della Provincia di Salerno e la reazione scomposta del Segretario provinciale del Pd dimostrano che il pungolo del Segretario Generale della Cisl Campania, Lina Lucci, su temi importanti come la denuncia di sprechi e la richiesta di migliorare la spesa pubblica ha colto nel segno.
Se il Comune di Salerno ha ancora 17 partecipate e la Provincia 31 significa che i margini di intervento ci sono e sono assai ampi. Invece di pensare di indicare alla Cisl l’agenda di quello che dovrebbe fare, sarebbe più utile intervenire sulle sacche di inefficienze anche ereditate.
La Cisl sia al Comune di Salerno quanto all’Amministrazione Provinciale,come a tutti gli Enti della provincia, ha proposto sia piani di razionalizzazione della spesa, sia misure che possono permettere di recuperare risorse da destinare principalmente ai servizi sociali, sia azioni per favorire gli investimenti.
Operazioni di contrasto forte e diretto all’evasione fiscale possono essere realizzate, per esempio, dai Comuni. Nessuno però, né in provincia di Salerno, né in Campania – secondo i dati della Corte dei Conti – ha ancora avviato un processo di questo tipo. E’ su queste cose che attendiamo i fatti dal vice presidente della Provincia e dal segretario provinciale del PD.
Dilazionare il pagamento di tasse e tariffe locali (sui rifiuti, per esempio) può favorire gli investimenti e creare nuova occupazione. La Cisl è stata in prima linea per confezionare anche lo strumento che consente tutto ciò: il Contratto Campania. Da mesi il nostro sindacato attende una disponibilità per attuarlo, se invece si tenta di replicare con stantii rimbalzi di responsabilità e non provvedere ad una convocazione su questi temi si fa solo sterile polemica che non appassiona più nessuno.
Ci auguriamo di trovare Comune e Provincia pronti ad avviare da subito un confronto vero e costruttivo su questioni essenziali come quelle poste all’attenzione
