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CRESCENT. TANTA ATTESA PER UN’OPERA CHE NON AIUTA L’ECONOMIA SALERNITANA

Le opere pubbliche (tutte!) finiscono, oramai, nel mirino di questo di quel comitato che ricorrendo alla giustizia amministrativa ottiene, nella peggiore delle “loro” ipotesi, un prolungamento dei tempi di esecuzione dell’intervento. Per il Crescent, adesso, il Consiglio di Stato ha preso ancora tempo, determinando uno stato di incertezza e di confusione che non aiuta nessuno. A ben guardare, però, l’intervento di cui si discute, non ce ne vogliano i sostenitori, è capace di generare economia a tempo determinato.

 

 

 

Conclusi i lavori, chiusa la fase della vendita degli immobili, il Crescent altro non sarà se non un Palazzo di lusso, piazzato nel cuore della città di Salerno. Quale che sia la sua capacità di generare lavoro e ricchezza, nel momento successivo alla costruzione, ci pare difficile da capire.

Eppure nessuno ha riflettuto su questa circostanza: da una parte e dall’altra, la materia del contendere è se il Crescent deve o meno essere costruito.

Siate buoni: l’opera, oramai, è giunta ad una fase di realizzazione ben superiore al 50%. Sarebbe da folli stabilirne l’abbattimento.

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