Vincenzo De Luca

DE LUCA A LIRA TV SU CONDANNA BERLUSCONI: “IL GOVERNO LETTA ORA E’ A RISCHIO”

La sentenza è pesante e credo sia bene mantenersi sulla linea dettata dal Presidente della Repubblica: innanzitutto si impari a rispettare le sentenze. Sono un convinto garantista, considero la carcerazione preventiva una barbarie; ma sono anche fermamente convinto che l’autonomia della magistratura sia un bene per i cittadini. Io sono per cambiare tutto nel sistema giudiziario italiano, meno che la libertà assoluta di un magistrato di indagare e giudicare su chiunque.

 

 

I soliti commenti sulla magistratura politicizzata da parte di esponenti del Pdl sono un grave errore. Davvero si può credere che i magistrati della Cassazione siano dei “guerriglieri”? Non bisogna condividere per forza, ma si deve rispettare, altrimenti non c’è più nessuna regola. Né si può continuare con questa solfa dei magistrati politicizzati portando l’esempio di Ingroia, Di Pietro e De Magistris, che peraltro non hanno giudicato Berlusconi. Ci sono state in passato delle sbavature, ma nel complesso nel sistema giudiziario ci sono le forze per correggere eventuali errori. Dunque cerchiamo di evitare di alimentare questo clima di complotto. E sbaglia chi considera assurda una condanna per evasione fiscale di 6-7 milioni di euro per chi ha versato miliardi al fisco. Questa è una mistificazione, perché quei milioni sono la risultante delle prescrizioni per i bilanci di molti anni precedenti e della cancellazione del reato di falso in bilancio; altrimenti l’evasione sarebbe stata per cifre molto superiori.

 

Quella di ieri è per me una giornata di grande tristezza, sono tra quelli che non riescono a gioire di fronte a questa vicenda. In generale non riesco a gioire del fatto che un cittadino, seppur colpevole, possa essere condannato ed essere privato della libertà. E non c’è da gioire perché Berlusconi è stato il riferimento per milioni di italiani, che oggi vivranno una condizione di amarezza e che a mio parere meritano rispetto. Ed è una giornata triste per la sinistra che in tanti anni non lo ha saputo sconfiggere politicamente. Berlusconi, che piaccia o no, ha rappresentato l’Italia per decenni: certo a volte lo ha fatto male, malissimo, ci ha persino coperto di ridicolo; ma è stato l’immagine dell’Italia nel mondo. Non si può gioire, quindi, perché questa vicenda comunque sporca l’immagine del nostro paese. Quindi, se per un verso la magistratura emerge come una forza autonoma, per altro verso la condanna di un uomo che ha rappresentato l’Italia è una vicenda amara per il Paese. Oggi si deve solo rispettare la sentenza e far prevalere l’interesse del Paese.

Il Governo ora corre dei rischi, è chiaro. Questo esecutivo è nato per pochi e chiari obiettivi: se in questi 18 mesi si riesce a produrre risultati, il Governo ha fatto il suo dovere nei confronti dell’Italia. Dopo, sulla base di una legge elettorale diversa da questa vergognosa che abbiamo, si dovrà tornare alle urne. La precondizione perché questo accada è il senso di responsabilità di tutti. Che succede se si porrà il problema della decadenza di Berlusconi al Senato? È chiaro che un’ampia maggioranza voterà perché la sentenza sia rispettata e applicata. Probabilmente il Pdl farà altre scelte e lì si porrà il problema, perché è evidente che, con un voto divergente su un argomento così importante, un minuto dopo il Governo deve decadere, perché mancano le condizioni minime per andare avanti. Dunque ci vuole senso di responsabilità. Nessuno faccia lo sciacallo su questa vicenda. Certo, capisco chi contesta che si sta collaborando con una forza politica il cui capo è stato condannato per truffa nei confronti Stato: questa considerazione è vera e inconfutabile. Di fronte a questa considerazione deve, a mio avviso, essere prioritario l’interesse dell’Italia, il rilancio della sua economia. Stabilita questa priorità, si torni poi a votare dopo aver cambiato la legge elettorale.

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