DONNE MIGRANTI. ANCHE LE ITALIANE LASCIANO IL PAESE

L’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Salerno promuove un convegno internazionale dal titolo “Donne migranti nell’era della globalizzazione” che si terrà presso la Provincia di Salerno, il prossimo 27 giugno 2013. Protagoniste di tale evento saranno le Donne Migranti – italiane e straniere – che rappresentano oggi il 50% degli immigrati del mondo (214 milioni) ed emigrano nell’intento di assicurare migliori condizioni di vita a sé stesse e/o alle proprie famiglie.
Parteciperanno ai lavori il Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, l’Assessore alle Politiche del Lavoro, Pina Esposito, la Consigliera di Parità, Fiordelisa Leone e il Consigliere politico per le Politiche Migratorie, Alessandra Napolitano. Porteranno una loro testimonianza di vita e di studio illustri relatori quali: l’Ambasciatore della Repubblica del Mozambico in Italia, S.E. La Signora Carla Elisa Luis Mucavi, la sociologa Delfina Licata, l’antropologa giornalista Genevieve Makaping, la professoressa Maria Rosaria Pelizzari, presidente Ogepo, Università di Fisciano (Sa), Don Vincenzo Federico, Delegato regionale Caritas Campania e Francesca Memoli, Presidente Accademia Italiana, Salerno.
La donna è il motore trainante di sviluppi economici, sociali e culturali. Le donne migranti sono un fondamentale punto di convergenza fra la cultura del paese di origine che custodiscono  e quella del paese di arrivo con cui si confrontano ogni giorno. Protagoniste del welfare, mediatrici nelle relazioni con le istituzioni, sono le donne ad intessere “legami” tra la propria e l’altrui cultura e ad entrare in contatto con la scuola, gli uffici, gli ospedali. E’ pertanto necessario puntare sulla donna migrante come elemento imprescindibile di integrazione.
Italiane, nuove immigrate d’Europa. Le donne italiane che emigrano, solitamente dimenticate, sono numerose quanto gli uomini, operano a tutti i livelli di responsabilità, sono spesso sottorappresentate a livello dirigenziale, percepiscono retribuzioni inferiori, anche se più soddisfacenti rispetto agli standard italiani. Al primo gennaio 2012  i cittadini italiani iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) erano 4.208.977, di cui donne 2.017.163 (47,9% ). Nel 2012 hanno lasciato il paese 79mila italiani, di cui circa la metà (44%) donne. La Germania resta la prima meta di espatrio. Il 53,3% degli italiani emigrati è partito dal Meridione. Le principali regioni di partenza sono Sicilia (674.572), Campania (431.830), Lazio (375.310) e Calabria (360.312).
In quest’ottica riteniamo utile comparare il vissuto delle connazionali emigrate all’estero con le vicende delle straniere che vivono in Italia. Riscoprendo la nostra storia e memoria collettiva di popolo migrante, dovremmo essere in grado di sostenere l’integrazione delle comunità straniere nel nostro Paese.
Al di là delle differenze (per tempi storici, cultura e quantità dei flussi), il confronto ci aiuterà a capire le dinamiche e le problematiche che travagliano oggi il mondo complesso e poco conosciuto dell’immigrazione femminile italiana e straniera. Oltre ai numeri, sono soprattutto le esperienze vissute e le reazioni emotive suscitate dal trauma dello sradicamento e dalle difficoltà d’integrazione ad accomunare i vissuti di ieri e quelli di oggi.
Le donne straniere. Le donne oggi rappresentano una componente fondamentale della popolazione straniera in Italia. Negli ultimi anni sono arrivate in Italia donne immigrate attraverso i ricongiungimenti familiari, ma anche donne protagoniste in prima linea delle migrazioni. Nel nostro Paese sono più di 2 milioni e 370mila le donne immigrate. La “femminilizzazione” del processo migratorio obbliga le società occidentali a ripensare al proprio approccio, a renderlo più attento alle esigenze e ai problemi delle donne, integrando una prospettiva di genere in tutte le politiche legate alla migrazione.

L’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Salerno promuove un convegno internazionale dal titolo “Donne migranti nell’era della globalizzazione” che si terrà presso la Provincia di Salerno, il prossimo 27 giugno 2013. Protagoniste di tale evento saranno le Donne Migranti – italiane e straniere – che rappresentano oggi il 50% degli immigrati del mondo (214 milioni) ed emigrano nell’intento di assicurare migliori condizioni di vita a sé stesse e/o alle proprie famiglie.  
Parteciperanno ai lavori il Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, l’Assessore alle Politiche del Lavoro, Pina Esposito, la Consigliera di Parità, Fiordelisa Leone e il Consigliere politico per le Politiche Migratorie, Alessandra Napolitano. Porteranno una loro testimonianza di vita e di studio illustri relatori quali: l’Ambasciatore della Repubblica del Mozambico in Italia, S.E. La Signora Carla Elisa Luis Mucavi, la sociologa Delfina Licata, l’antropologa giornalista Genevieve Makaping, la professoressa Maria Rosaria Pelizzari, presidente Ogepo, Università di Fisciano (Sa), Don Vincenzo Federico, Delegato regionale Caritas Campania e Francesca Memoli, Presidente Accademia Italiana, Salerno. 
La donna è il motore trainante di sviluppi economici, sociali e culturali. Le donne migranti sono un fondamentale punto di convergenza fra la cultura del paese di origine che custodiscono  e quella del paese di arrivo con cui si confrontano ogni giorno. Protagoniste del welfare, mediatrici nelle relazioni con le istituzioni, sono le donne ad intessere “legami” tra la propria e l’altrui cultura e ad entrare in contatto con la scuola, gli uffici, gli ospedali. E’ pertanto necessario puntare sulla donna migrante come elemento imprescindibile di integrazione. 
Italiane, nuove immigrate d’Europa. Le donne italiane che emigrano, solitamente dimenticate, sono numerose quanto gli uomini, operano a tutti i livelli di responsabilità, sono spesso sottorappresentate a livello dirigenziale, percepiscono retribuzioni inferiori, anche se più soddisfacenti rispetto agli standard italiani. Al primo gennaio 2012  i cittadini italiani iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) erano 4.208.977, di cui donne 2.017.163 (47,9% ). Nel 2012 hanno lasciato il paese 79mila italiani, di cui circa la metà (44%) donne. La Germania resta la prima meta di espatrio. Il 53,3% degli italiani emigrati è partito dal Meridione. Le principali regioni di partenza sono Sicilia (674.572), Campania (431.830), Lazio (375.310) e Calabria (360.312). 
In quest’ottica riteniamo utile comparare il vissuto delle connazionali emigrate all’estero con le vicende delle straniere che vivono in Italia. Riscoprendo la nostra storia e memoria collettiva di popolo migrante, dovremmo essere in grado di sostenere l’integrazione delle comunità straniere nel nostro Paese.Al di là delle differenze (per tempi storici, cultura e quantità dei flussi), il confronto ci aiuterà a capire le dinamiche e le problematiche che travagliano oggi il mondo complesso e poco conosciuto dell’immigrazione femminile italiana e straniera. Oltre ai numeri, sono soprattutto le esperienze vissute e le reazioni emotive suscitate dal trauma dello sradicamento e dalle difficoltà d’integrazione ad accomunare i vissuti di ieri e quelli di oggi.  Le donne straniere. Le donne oggi rappresentano una componente fondamentale della popolazione straniera in Italia. Negli ultimi anni sono arrivate in Italia donne immigrate attraverso i ricongiungimenti familiari, ma anche donne protagoniste in prima linea delle migrazioni. Nel nostro Paese sono più di 2 milioni e 370mila le donne immigrate. La “femminilizzazione” del processo migratorio obbliga le società occidentali a ripensare al proprio approccio, a renderlo più attento alle esigenze e ai problemi delle donne, integrando una prospettiva di genere in tutte le politiche legate alla migrazione.

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