Non ci fossero le Luci d’Artista, per Salerno la parola turismo non esisterebbe. Ieri, giornata di Ferragosto, strade deserte, ristoranti semivuoti e negozi chiusi, grazie alla lungimiranza degli operatori che, fiutato il rischio di una giornata inutile, hanno preferito tenere abbassate le saracinesche. I proclami e gli annunci, Urbi et Orbi, di maldestri amministratori locali, si sono imbattuti nella triste realtà di una città che, senza particolari attrazioni, non viene preferita ad altre.
Certo, ci sono le navi da crociera, ma questa è tutt’altra storia. Ieri, insomma, giornata di Ferragosto, per la prima volta negli ultimi anni Salerno ha capito di essere una città come le altre. Non si accendono le luci e Salerno resta al buio.
