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I CINESI SONO DAVVERO INTERESSATI ALL’AEROPORTO COSTA D’AMALFI. INTANTO ARRIVA LO STOP AI VOLI DI LINEA: “BASTA DEBITI”

    “Le compagnie aeree cinesi, che sono tutte pubbliche anche se con un management privato, sono realmente interessate all’Aeroporto di Salerno ma sono preoccupate dalle procedure amministrative italiane”. Reduce dal viaggio che lo ha portato sulle orme di Marco Polo, ANTONIO FASOLINO, Presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno, torna a parlare in vista delle importanti scadenze che attendono lo scalo Costa d’Amalfi, a cominciare da quella del 12 Novembre.

     

    “Lunedì prossimo scade il termine per la sottoscrizione della ricapitalizzazione”, dice FASOLINO, “ed ho la sensazione che pochi saranno gli enti che metteranno denaro fresco nelle casse dell’aeroporto”. A cominciare dalla Provincia di Salerno che, in tempi di drastici tagli e di Spending Review, dovrà drasticamente ridurre la sua partecipazione al capitale della società consortile. “Io debiti non ne faccio”, annuncia il Presidente del Consorzio, “e se in cassa non ci saranno soldi, per il periodo invernale non ci saranno neppure voli di linea, che a Salerno, come nel resto del Paese, hanno bisogno di fondi per la stipula dei contratti”. Considerata l’aria che tira è facile prevedere che, a partire dal mese di Novembre, si fermeranno non solo i voli ma anche le trattative che, in questi giorni, qualcuno sta cercando di portare avanti. La linea indicata dalla Presidenza è molto chiara: per dare una risposta alle critiche non ci si può indebitare. Ed allora cosa fare ? “Non appena scadrà il termine per la ricapitalizzazione”, prosegue FASOLINO, “pubblicheremo il bando per la vendita ai privati delle quote inoptate, cioè di quella parte di capitale che oggi appartiene alla Provincia, alla Camera di Commercio di Salerno ed a numerosi comuni. Su questo saremo rapidissimi, pronti con un bando già il giorno dopo”. L’obiettivo è quello di consentire, ai prezzi che verranno fissati da apposite perizie, un accesso di capitale privato nell’assetto societario del Consorzio, senza escludere che tra i nuovi soci possano esserci istituti di credito o, anche, compagnie aeree. Una anticipazione della privatizzazione ? “Sul nostro bando si è già espressa l’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, adesso dovranno arrivare i rilievi del Ministero dell’Economia e di quello di Trasporti, poi procederemo alla fase di vera e propria privatizzazione”. I tempi ? “Considerati i ritmi italiani, non prima della fine di gennaio del 2013”. Ecco, i tempi e la burocrazia che, come dicevamo, hanno frenato gli entusiasmi delle società cinesi che, parola di FASOLINO, “conoscevano alla perfezione la nostra terra, le distanze chilometriche tra l’aeroporto di Pontecagnano Faiano e Pompei e Paestum”. Intanto per discutere in maniera concreta dello sbarco cinese al Costa d’Amalfi tocca aspettare: all’orizzonte ci sono mesi di attesa, con la pista vuota, perchè difficilmente si troverà una nuova compagnia per la ripresa dei collegamenti di linea.

     

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