IL M5S BATTE CASSA E CHIEDE 30.000 EURO AGLI EX PARLAMENTARI CHE ANDARONO CON DI MAIO

La vicenda della scissione del gruppo Impegno Civico, il movimento partito di Luigi Di Maio che ha già chiuso la sua esperienza, finisce in Tribunale perchè i vertici nazionali del Movimento 5 Stelle hanno avviato, nei confronti dei 60 parlamentari che aderirono al partito dell’ex Ministro degli Esteri, un’azione per il recupero delle somme dovute quale sostegno al movimento. Si tratta di una cifra vicina ai 30.000 euro per ciascun parlamentare, per i mesi di mancato versamento, dovuto sulla base del regolamento sottoscritto con il M5S: ballano quasi 2 milioni di euro ma c’è anche l’ennesimo braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Per quest’ultimo, intanto, pare che la nomina dell’Unione Europea come delegato ai rapporti con i Paesi Arabi sia diventata molto complicata, anche dopo le dichiarazioni dell’attuale Ministro degli Esteri Tajani.