Provincia di Salerno

LA GRANDE RIVOLUZIONE

Provincia di SalernoLA MANOVRA DI MONTI STRAVOLGE IL RUOLO DELLE PROVINCE ELIMINANDO ANCHE LA LEGGE ELETTORALE CHE DAL 1990 PREVEDEVA L’ELEZIONI DIRETTA DEL PRESIDENTE. UNA RIVOLUZIONE
– La norma, al momento, non è ancora chiara ma rispetto a quanto annunciato nella serata di ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri MARIO MONTI c’è un leggero passo in avanti.
Le province, è vero, non vengono abrogate per decreto, ma ne viene completamente stravolta la struttura, le funzioni, addirittura la legge elettorale. Partiamo dalla loro composizione che, almeno per quanto riguarda il futuro, sarà imposta per legge, con un massimo di 10 consiglieri: ad oggi, a Salerno, i consiglieri sono 36 anche se l’amministrazione CIRIELLI, applicando le direttive delle manovre di Tremonti, ha già diminuito il numero portandolo a 14.
Ma, ed è questa la grande rivoluzione, in che modo saranno scelti i consiglieri ed anche il Presidente? Abrogata la legge elettorale che prevedeva, dal 1990, l’elezioni diretta del Presidente, la riforma MONTI prevede che i singli consiglieri non siano eletti ma indicati dai comuni. Una volta insediato il consiglio sarà compito dei singoli componenti eleggere il Presidente. Un sistema che, oggi, viene già applicato per le Comunità Montane.
E se queste norme varranno per il futuro, cioè quando arriveranno a scadenza i mandati delle singole amministrazioni provinciali, (per salerno si parla del 2014) entro la metà del prossimo anno dovrà essere eseguita un’altra riforma epocale, quella del trasferimento delle funzioni, eccezion fatta per quelle di indirizzo politico, ai comuni ed alle Regioni.
Le province, quindi, resteranno prive delle attività che oggi ne segnano la vita: dalla gestione delle strade a quella degli istituti scolastici superiori che, stando alla riforma Monti, dovrebbe essere trasferite agli enti territoriali.

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