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LA NUOVA TARES: IL DIRETTORE DELLA BCC DI BUONABITACOLO CHIEDE L’IMPEGNO AI CANDIDATI ALLE POLITICHE

“Da quest’anno in vigore la Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Una tassa che colpirà con forza le attività produttive e le attività commerciali. Una vera e propria stangata per i capannoni artigianali, si prevede un aumento di circa 1.133 euro rispetto allo scorso anno.

 

Ed ora in vista della consultazione elettorale i singoli candidati ci dicano cosa intendono fare per il sistema economico locale” così il direttore della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca. Aumenti che colpiranno anche le attività commerciali, per i negozi viene stimato un +98 euro; le abitazioni, almeno un +73 euro. Va ricordato che la Tares, da quest’anno sostituirà la Tarsu o la Tia. Una tassa che rischia di tramutarsi in una vera e propria stangata, soprattutto per gli imprenditori. Molto critico sugli effetti della nuova tassa il direttore della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca. “La crisi ha costretto nove italiani su 10 a ridurre le spese – afferma De Luca – una crisi che ha colpito direttamente almeno l’80% delle famiglie. La situazione a questo punto è drammatica, soprattutto nelle aree del paese che già pagano a caro prezzo problematiche ataviche. Mi riferisco chiaramente al sud ed in particolar modo alle aree interne – prosegue il direttore De Luca – parliamo di aree dove le imprese fanno maggiore fatica a rimanere sul mercato, oramai globale, che meriterebbero maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Piuttosto che incentivi ed aiuti, quindi anche il fardello pesante di una tassazione che prevede un aumento medio, per le attività produttive di circa 1000 euro. Insomma davvero difficile immaginare cosa accadrà nel 2013. Occorre evidentemente ricordare a chi si appresta a governare questo Paese che per oltre il 20% delle famiglie italiane esistono problemi seri in ordine al lavoro. Una percentuale che al sud però sfiora il 40%. La speranza è che il nuovo esecutivo, chiunque esso sia, destra, sinistra, centro, ponga attenzione all’emergenza lavoro, innescando un processo di fiducia nel Paese e creando condizioni per immaginare un futuro nei nostri giovani. Naturalmente è inutile dire che occorre abbassare le tasse e ridurre i costi della politica. Credo – conclude il direttore De Luca – che chi immagina di chiederci il voto debba senza dubbio spiegarci cosa intende e fare su questi temi che per chi come noi vive nel Mezzogiorno, sono di straordinaria importanza”.

 

 

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