“La Campania ha bisogno di una svolta concreta sul fronte del lavoro: dignità, sicurezza e retribuzioni giuste devono diventare un diritto per tutti. Per questo proponiamo l’introduzione del salario minimo negli appalti pubblici regionali, fissato a non meno di 9 euro l’ora.” Lo dichiara Margherita Oliva, candidata del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania.
“Non partiamo da zero – sottolinea Oliva –. Nel Consiglio comunale di San Marzano sul Sarno ho già presentato una mozione a favore dell’introduzione del salario minimo nel territorio comunale, approvata all’unanimità. È una dimostrazione concreta che quando si vuole tutelare davvero lavoratori e famiglie, si può fare. Ora vogliamo portare questo modello in Regione”.
La proposta del M5S prevede l’obbligo di garantire una retribuzione minima inderogabile in tutte le gare basate sull’offerta economicamente più vantaggiosa. “Una scelta di giustizia sociale e anche di qualità dei servizi pubblici, perché un territorio cresce solo quando chi lavora è messo nelle condizioni di vivere dignitosamente”, aggiunge Oliva.
“Oggi milioni di italiani guadagnano meno di 800 euro al mese, soprattutto giovani e donne. Mentre il Governo Meloni continua a dire no al salario minimo, noi vogliamo che la Campania diventi la regione dei diritti e dell’equità. Con Roberto Fico Presidente porteremo avanti questa battaglia e daremo un segnale chiaro: il lavoro non può essere sottopagato, mai”.
