MINISTRO ORLANDO A SALERNO. DE LUCA CHIEDE GARANZIE PER TAR E CITTADELLA GIUDIZIARIA

No all’eventuale soppressione del Tar: il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ha sottoposto la delicata questione all’attenzione del ministro della Giustizia Andrea Orlando, in occasione del convegno La giustizia telematica nel quadro dell’amministrazione digitale, questa mattina a Salerno. «Ci spinge – spiega il sindaco De Luca – una forte preoccupazione. Siamo di fronte ad una realtà enorme, che accorpa la provincia di Salerno, la provincia di Avellino. Abbiamo carichi di lavoro che a volte sono il doppio e il triplo di altre sezioni regionali in altre realtà d’Italia. Io credo sia sbagliato sollevare le questioni in termini municipalistici e localistici.

 

Occorre utilizzare criteri oggettivi e dal mio io punto di vista basta guardare i carichi di lavoro e decidere in base a questo. Siamo chiamati tutti a sforzi di rigore assoluto, ma sono convinto che ci siano ragioni oggettive legati a dati verificabili che motivano alla non soppressione del nostro Tar. Siamo in una regione – conclude De Luca – dove diventa complicato immaginare un’unica sede. Credo si possa comprendere il danno enorme per gli utenti e gli operatori della giustizia amministrativa».

Orlando non sembra essersene lavato le mani: Segnalerò quanto il sindaco mi ha rappresentato – ha assicurato – alla presidenza del Consiglio dei ministri che ha competenza sulla giustizia amministrativa. Il ministro ha detto che va fatto comunque un vaglio rigoroso, valutando «le difficoltà di un territorio».

«Sulla Cittadella giudiziaria abbiamo ricordato al ministro della Giustizia, Andrea Orlando che rischiamo di impiccarci come sempre in Italia in procedure burocratiche, timbri e carte bollate. Noi siamo pronti a partire anche domani mattina con la gara per il completamento dell’opera», ha proseguito De Luca.  «Abbiamo – rimarca il primo cittadino – un progetto esecutivo pronto per completare la Cittadella,uno dei complessi più importanti di Italia per l’amministrazione della giustizia, nomchè opera di grande architettura contemporanea di grande funzionalità. Abbiamo la delibera del Cipe del 14 febbraio già approvata, ma non abbiamo ancora il decreto finale di finanziamento. La legge prevede che sia cantierata entro sei mesi, pena il ritiro dei finanziamento. Abbiamo un’opportunità straordinaria ma problema che va risolto. Contiamo in un intervento autorevole e concludente del inistro stesso per sbloccare la situazione».

 

tratto da lacittadisalerno.it 

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