PONTECAGNANO FAIANO. BISOGNO: “COMPOSTAGGIO, LANZARA E’ SOLO ALLA RICERCA DEI LIKE”

“Dopo gli articoli apparsi negli ultimi giorni ritengo sia il caso di ripercorrere un po’ i fatti, così da fare chiarezza sui famosi impianti di trattamento dei rifiuti che, a più riprese, si chiedeva di collocare nella nostra città.
Nel 2019 il sindaco ci comunica la richiesta di insediamento dell’Ecosider a Via Irno sostenendo quale grande opportunità sarebbe stata per i giovani, per il lavoro e per il territorio, omettendo fosse la delocalizzazione di uno dei più grandi impianti di trattamento di rifiuti ferrosi e rifiuti speciali pericolosi della regione Campania. Un impianto che lui, davanti alle critiche montanti di una parte consistente della popolazione, definisce un “semplice scasso”.”
Lo scrive il candidato sindaco per le Comunali 2023 di Pontecagnano Faiano Giuseppe Bisogno. 

Grazie ad un comitato, ai cittadini attivi, a una parte dei consiglieri comunali e agli imprenditori della zona, nasce una forte opposizione che evidenzia le innumerevoli criticità, tanto da far ritornare il nostro sindaco sui suoi passi, costringendolo a diventare parte attiva nei ricorsi contro l’insediamento, che gli permetteranno, per magia comunicativa, ad appropriarsi della vittoria nonostante la storia ci dica altro.
Quest’esperienza non basta: una mattina il sindaco firma un protocollo di intesa con il comune di Giffoni Valle Piana, all’insaputa di tutti. Tale protocollo ha reso disponibile Pontecagnano Faiano ad ospitare un impianto di trattamento di rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata, candidando a finanziamento il fantomatico impianto di compostaggio.
Dopo vari tentativi di allocarlo, prima nella zona industriale di Sant’Antonio e poi sulla Litoranea, grazie all’impegno del comitato, dei cittadini attivi, del mondo imprenditoriale e di alcuni consiglieri comunali, il progetto rimane solo sulla carta, vista la revoca del finanziamento disposta dalla Regione Campania.
Anche qui per magia il Sindaco si appropria di una delle proposte del comitato: la riconversione di Sardone, e quindi la chiusura del sito di trasferenza da 300 mila tonnellate, che può avvenire solo con la costruzione di un impianto di compostaggio moderno e adeguato.
Viene infranto anche questo suo sogno di portare “munnezza” nel nostro territorio, che per altro è stato già martoriato negli anni. Un territorio che, al contrario, chiedeva e chiede di far riemergere tradizioni e naturali vocazioni di sviluppo.
Questi i fatti!
Ormai ci siamo abituati alle fantasie comunicative del sindaco, soprattutto social. A queste rispondiamo con la realtà dei fatti e la conoscenza del territorio, tutte cose che, con mio grande rammarico, forse al primo cittadino mancano.
In ballo non ci sono dei like ma la tutela di tutto ciò che negli anni, di buono è stato fatto e tramandato. A mio parere è un peccato distruggerlo con scelte scellerate.
Forse, invece di consigliare improbabili biglietti aerei ad altri, dovrebbe cominciare lui a smetterla con i suoi voli pindarici.
Buona Domenica!