“ll sindaco della felicità sta sbagliando tutto. Ha bocciato una mozione consiliare che impegnava l’intera Assise a revocare ogni progetto di compostaggio sul nostro territorio. Ha respinto la proposta proveniente da una parte della sua stessa maggioranza sull’istituzione di una commissione tematica sui rifiuti aperta a contributi scientifici.” E’ quanto dichiara il consigliere comunale di Pontecagnano Faiano Angelo Mazza.
Ha stoppato sul nascere ogni richiesta di chiarimento della nostra Comunità.
Ha chiuso le porte inspiegabilmente ad ogni tipo di dialogo.
Ha contraddetto il suo programma elettorale sulla tutela ambientale e della salute pubblica che gli aveva permesso di vincere le elezioni.
Sta tentando di zittire a più riprese le perplessità e le proteste legittime di comitati, movimenti e associazioni offendendo l’intelligenza e l’impegno civico di tanti cittadini.
Il sindaco della felicità sull’ecodistretto ha un solo ed unico obiettivo: imporre la sua idea e assecondare il disegno del governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Perché il diktat è fin troppo chiaro: portare la monnezza a casa nostra.
Costi quel che costi.
Per fare questo, il primo cittadino, con il solo scopo di pubblicizzare il suo impianto “innovativo”, continua a nascondersi dietro la puzza di Sardone e Ostaglio, senza affrontare concretamente le problematiche e senza “alzare la voce”.
Noi non ci stiamo.
La nostra Città non è in vendita.
I suoi cittadini non sono e non saranno mai sudditi di nessun re.
Non siamo la discarica di tutto e tutti.
Pontecagnano Faiano ha già dato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini di impatto ambientale per la vicinanza di impianti pericolosi.
Le nostre zone industriali, che vantano la presenza di poli di eccellenza agroalimentari, sono incompatibili con scelte scellerate e, come Movimento Libero, chiediamo una riorganizzazione del Piano urbanistico comunale che vieti l’insediamento di siti per il trattamento dei rifiuti in queste aree.
L’ecodistretto, così come pensato, con una portata di oltre 30mila tonnellate, è inutile e dannoso perché il nostro territorio produce circa 4500 tonnellate di umido annue e non può e non deve sopportare altro.
Anche perché ai nostri confini c’è già un sito di compostaggio.
Pretendiamo rispetto.
La salute prima di tutto.