Antonio Fasolino e Stefano Caldoro

400 MILIONI PER SALERNO

Antonio Fasolino e Stefano CaldoroLa provincia di Salerno, come e più di altre, ha ottenuto dalla Giunta regionale della Campania l’approvazione dei Grandi Progetti.
Lo sottolinea Antonio Fasolino, già assessore della provincia di Salerno ad ambiente, infrastrutture e Grandi Progetti in risposta alle dichiarazioni del sindaco De Luca sui fondi europei. “È stato confermato e reso operativo il progetto grande Sarno per 200 milioni di euro e sono stati approvati e dichiarati ammissibili i due grandi progetti di rilevanza strategica e ambientale che riguardano il ripascimento e la difesa del litorale costiero da Salerno ad Agropoli e quello relativo al porto di Salerno che prevede l’allargamento dell’imboccatura e il dragaggio dei fondali per rendere accessibile il porto anche alle navi di nuova generazione, cosiddette ‘No Panama’. Inoltre per quanto riguarda le infrastrutture strategiche della provincia di Salerno è da sottolineare l’impegno profuso dal governatore Caldoro di concerto con le Istituzioni territoriali per l’inserimento, tra le priorità del tavolo delle infrastrutture nazionale, dell’allungamento della pista dell’aeroporto di Pontecagnano.

Il tutto per circa 400 milioni di euro.

La Regione per la prima volta da 20 anni ha promosso quelle infrastrutture capaci di rilanciare in concreto l’economia. È questa la vera rottura con le logiche del passato, fatte di spesa incoerente e di finanziamenti a pioggia per opere non strategiche (piazze e fontane).

Per la Coppa America, senza entrare nel merito delle scelte del Comune di Napoli, parliamo di finanziamenti effettuati con fondi specifici per tali iniziative. Il Comune di Salerno dovrebbe seguire l’esempio per quanto riguarda le ‘luci d’artista’, lodevole iniziativa ma allo stato ancora finanziata con soldi del Comune di Salerno e della Camera di Commercio a cui afferiscono le tasse di tutti gli operatori dei 158 comuni del territorio. Il Sindaco farebbe bene a utilizzare strumenti di legge adeguati per evitare di appesantire le già esigue casse del Comune e per non utilizzare prelievi su operatori di altre realtà provinciali”.

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