Abbiamo più volte chiesto di comprendere il rapporto tra Mario Del Mese, la Ifil, società che ha commesse in diverse grandi opere a Salerno, e l’amministrazione comunale. Anche perché sovente Del Mese era avvistabile al secondo piano di Palazzo di Città». La richiesta è del consigliere comunale di Fratelli d’Italia,
e leader dell’opposizione al Comune di Salerno, Roberto Celano. Che richiama anche alcuni stralci dell’interrogatorio di Simone Labonia, l’avvocato finito al centro dello scandalo del pastificio Amato. «Nei quali – rilancia Celano – Labonia afferma di aver prodotto al pm atti per dimostrare il ruolo di Del Mese con alcuni vertici del Comune».
DUBBI – L’esponente del centrodestra pone alcuni quesiti: «Quali erano i rapporti tra Mario Del Mese, la IFIL ed il Comune di Salerno – conclude Celano – a quale convenzione fa riferimento Labonia per dimostrare i rapporti che avvenivano tra gli Amato ed il Comune, interfacciati, mediati dalla presenza di Del Mese; con chi si interfacciava Del Mese al secondo piano di palazzo di Città».