La conferma dell’Assessore al Bilancio in merito all’aumento di quasi tutti i balzelli indiretti che ricadranno dal 2013 sulle famiglie salernitane è assolutamente preoccupante.
L’Assessore Buonaiuto dimentica forse che già le tariffe per servizi offerti applicate dal Comune di Salerno appaiono oltremodo onerose, nel mentre di recente il quotidiano “sole 24 ore” ha anche evidenziato che le famiglie salernitane sono le più vessate dall’IMU dopo quelle di Venezia e di Roma, in quanto sul gettito tributario non incide solo l’aliquota, che è massima sulla seconda abitazione, ma anche il valore degli estimi catastali che per le abitazioni salernitane appaiono più consistenti rispetto alla quasi totalità delle città italiane.
L’Amministrazione Comunale, evidentemente, non si è ancora resa conto che, in un momento di forte difficoltà economica e sociale, non è più giustificabile continuare con la politica del “tassa e spendi”.
L’Ente si trova in uno stato di predissesto avendo preteso negli anni di “far pagare” ai cittadini imposte e balzelli insostenibili per foraggiare la politica dell’immagine e per finanziare feste di piazza ed altre spese che, sebbene apprezzabili in altri tempi, appaiono inopportune e perfino intollerabili in un contesto di incredibile disagio sociale.
L’Assessore al Bilancio annuncia aumenti per trasporti funebri e tumulazioni, per la celebrazione dei matrimoni, per servizio di mensa scolastica e le tariffe degli asili nido, nel mentre i costi dei parcheggi appaiono già tra i più alti d’Italia.
Può essere definita europea una città in cui è divenuto difficile anche sposarsi e vergognosamente oneroso perfino morire?
Può essere definita civile una città in cui un’Amministrazione notifica centinaia di cartelle o di inviti a pagare imposte relative ad annualità pregresse, nella migliore delle ipotesi prescritte, nella peggiore – invero – già versate, solo per tentare magari di giustificare il mantenimento di residui attivi e di far cassa, non riuscendo più il Comune a pagare neppure i servizi essenziali?
Ci opporremo fortemente alla prosecuzione delle politiche di bilancio che stanno conducendo lentamente l’Ente in condizioni di dissesto e stanno deprimendo i cittadini salernitani, colpendo fortemente le famiglie più deboli che versano in condizioni di difficoltà non più tollerabili.