SANITA’. PER L’ASL SALERNO OTTIMI DATI DALLE CLASSIFICHE NAZIONALI. MENO PER IL RUGGI. SQUILLANTE PROMOSSO, LENZI DA RIVEDERE

Le classifiche sulla sanità nazionale, completate con la pubblicazione sul quotidiano LIBERO delle graduatorie regionali, confermano che la sanità della Provincia di Salerno ha un posto di tutto riguardo nell’ambito campano. E non solo. I dati dicono che non ci sono strutture da ultimo posto e le eccellenze di Battipaglia (per la cura dell’infarto) e di Oliveto Citra (per la frattura del femore) ci devono indurre anche ad un’altra riflessione. E cioè che per fare sanità di altissimo livello non è necessario avere a disposizione enormi flussi di denaro ma, forse, c’è bisogno di una riorganizzazione di uomini e di mezzi sul territorio.

 

La cura Caldoro ? Diciamo, meglio, la cura SQUILLANTE, perchè da Napoli ed Avellino non giungono gli stessi risultati ottenuti dal territorio della provincia di Salerno. Insomma non è solo un problema di leggi ma anche di chi queste norme è chiamato ad applicarle. 

Non tutti i manager sono uguali, per intenderci e, rimanendo nel salernitano, la tanto decantata qualità delle prestazioni sanitarie dell’Azienda Universitaria Ruggi d’Aragona non pare aver portato ad importanti risultati, attenendoci alle graduatorie stilate dal Ministero e pubblicate dal quotidiano LIBERO. E questo dispiace perchè la grande attenzione, mediatica e politica, che c’è stata nei mesi scorsi attorno al nosocomio salernitano avrebbe meritato qualcosa in piu’. 

Il discorso, però. era e resta sempre lo stesso: non è solo un problema di leggi e di norme ma della capacità di chi è chiamato a renderle operative. 

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