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TAGLI ALLE PROVINCE: L’UPI ANNUNCIA LA SOSPENSIONE DEL RISCALDAMENTO NELLE SCUOLE PER LA MANCANZA DI FONDI. A ROMA L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE ANTONIO IANNONE. PRESIDENTI IN ASSEMBLEA PERMANENTE

 

“I tagli vergognosi ai danni delle Province azzerano i servizi ai cittadini e costituiscono un grande pregiudizio per i dipendenti dellEnte”. Così il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, partecipando allassemblea dellUPI (Unione Province dItalia).

 

 

Iannone invita tutti i presidenti presenti ad assumere azioni clamorose «non a tutela delle poltrone, ma a garanzia dei servizi alla persona e del capitale umano che è rappresentato dai dipendenti degli Enti».

«Dopo lo strangolamento finanziario e la decapitazione politicacontinua arriverà la dismissione del personale con licenziamenti e mobilità. Nessuno ne parla e invito i sindacati ad unirsi a noi in questa battaglia».

«Il governo Monticonclude vuole la macelleria sociale con tagli insostenibili e inapplicabili che non produrranno solo il collasso dei servizi. Tutte le Province italiane andranno in forte disavanzo prima e in dissesto poi. Le misure previste ci mettono nellimpossibilità di agire e di rispettare ogni impegno assunto».

tratto da corriere.it

Le Province italiane decideranno a breve la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e, di conseguenza, l’estensione delle vacanze per gli studenti. È la prima mossa del nuovo presidente dell’Unione delle province italiane (Upi), Antonio Saitta, secondo il quale l’iniziativa «prende le mosse per protestare contro i tagli di 500 milioni decisi con la spending review». L’Upi promuoverà inoltre ricorsi al Tar contro i tagli previsti dalla Legge di stabilità. «Sono molte le Province che stanno facendo ricorsi, bisogna farli perché questi tagli sono insopportabili», ha detto ancora Saitta.

BOTTA E RISPOSTA CON PATRONI GRIFFI – Poco dopo arriva la prima reazione del governo, per bocca del ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi: «Al neo Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, faccio i complimenti per il nuovo incarico e soprattutto gli auguro di avere un comportamento più consono all’Istituzione che rappresenta». «Noi chiediamo solo rispetto, non siamo una lobby economica ma un pezzo elettivo dello Stato; i giudizi del ministro Patroni Griffi e del Governo non possono essere di disprezzo verso le Province» risponde a sua volta Saitta, secondo il quale «non debbono pesare tanto le dichiarazioni, quanto gli atti assunti dal Governo. Però siamo pronti a chiarire».

LA SICUREZZA – C’è poi chi ne fa questione di sicurezza. Marco Vinicio Guasticchi, presidente della provincia di Perugia (che sarà accorpata a Terni, guarda la mappa), sottolinea che se non cambieranno «i vincoli» del Patto di stabilità potrebbe «arrivare alla chiusura delle scuole di cui non sarà consentito, per motivi di bilancio, garantire la necessaria funzionalità o la indispensabile sicurezza. Lo stesso discorso vale per le strade, se non saremo messi in grado di garantire la sicurezza dei cittadini in transito sulle arterie provinciali».

«SI TAGLINO LORO GAS, LUCE E ACQUA» – L’associazione dei consumatori Aduc ha respinto la provocazione delle Province invitandole causticamente a chiudere gli uffici: tagliare il riscaldamento nelle scuole e allungarne i periodi di vacanza non sono decisioni che «spettano alle Province, e quindi sarebbero in violazione di una lunga serie di disposizioni normative anche di natura penale. Consigliamo vivamente a Saitta di farlo solo dopo aver tagliato il riscaldamento in tutti gli uffici di tutte le Province italiane. E magari, già che c’è, tagli pure acqua e luce, e li chiuda permanentemente, togliendo ai presenti e futuri governi la soddisfazione di eliminarli per legge».

ASSEMBLEA PERMANENTE – Saitta ha poi annunciato, chiudendo i lavori, che l’assemblea dell’Upi da giovedì resta convocata in maniera permanente «finchè non avremo risolto tutti i nodi sulle Province, a partire dai tagli ai bilanci». Il rappresentante delle province ha inoltre chiesto un incontro urgente con il suo omologo all’Anci (Comuni), Graziano Delrio, e al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani «perchè bisogna rinsaldare l’unità d’azione» delle autonomie territoriali.

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