Fuga da Sel. Il partito di Nichi Vendola dopo l’esperienza Tsipras – che per molti non ha portato i frutti sperati – perde pezzi. A Salerno secondo le prime indiscrezioni pare sia già confermato il passaggio nel Partito democratico dell’onorevole Michele Ragosta e dell’assessore, già segretario provinciale di Sel, Gerardo Calabrese.
Il passaggio con il segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi c’è stato già qualche giorno fa. Ieri sera a Vietri sul Mare un “sanguinoso” incontro con Salvatore Voza pare abbia decretato la definitiva rottura. La stessa che era già in itinere dopo la lettera del consigliere comunale Emiliano Torre che difatto aderiva al Pd.
Ragosta è pronto a dare vita ad una associazione regionale nella quale far confluire i delusi di Sel – qualche dirigente di partito – ma anche anime del Pd sensibili al nuovo progetto. Un nuovo progetto propedeutico per le prossime elezioni regionali quando arriverà la resa dei conti nel Pd campano tra il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e gli avversari che il premier Matteo Renzi farà scendere nell’arena delle primarie (Pina Picierno?). Con Ragosta e Calabrese, da Sel, a Salerno, non dovrebbe muoversi più nessuno. Ma bisognerà attendere le due riunioni di Domani – area Sud ad Eboli – e giovedì – area Nord a Nocera – per capire se la proposta stuzzica l’appetito di qualche dirigente. Infine pare che sabato prossimo il partito farà una assemblea per trovare un reggente che traghetti i sellini salernitani fino ad ottobre quando insieme a Rifondazione parteciperanno al D-Day che potrebbe chiudere definitivamente l’esperienza Sel e dare vita ad un organismo a sinistra, nuovo.
tratto da lacittadisalerno.it
