Anna Petrone e Mara Carfagna

UNA RIFORMA ELETTORALE CHE SI TINGE DI ROSA ? ECCO L’IPOTESI VOTO DI GENERE

In questi giorni le segreterie dei principali partiti che siedono in Parlamento stanno valutando, con grande attenzione, la riforma della Legge Elettorale, le regole con le quali, o a Novembre di quest’anno o, al piu’ tardi, a Marzo del 2013, andremo ad eleggere i nuovi Deputati e Senatori.

 

 

Il “Porcellum” scomparirà, questo è poco ma sicuro, ma tra le diverse proposte esistenti sulle scrivanie di PDL, PD ed UDC c’è anche quella che prevede il ritorno alle preferenze con una “garanzia rosa”. Di cosa si tratta ? Molto semplice: si sta valutando la possibilità di approvare una legge elettorale che prevede che ciascun cittadino possa esprimere fino a 3 preferenze di cui una, obbligatoriamente, rivolta ad una donna. C’è chi le chiama “quote rosa”, altri definiscono questo sistema “voto di genere”, non è la prima che è stato utilizzato e consente una rappresentanza femminile che sia, al contempo, anche qualificata, perchè viene fuori da una scelta ben precisa degli elettori. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione anche perchè nella composizione delle liste i partiti sarebbero obbligati ad inserire un terzo di donne. Come dicevamo è già accaduto perchè in Campania, la legge elettorale per le Elezioni del Consiglio Regionale, prevede due preferenze di cui una ad una donna. Il risultato ? Molto semplice: la presenza delle donne all’interno dell’assemblea regionale, rispetto ai precedenti mandati, è piu’ che raddoppiata. E tra le elette in Campania, anche se dopo hanno rinunciato per altre impegni, c’erano l’ex Ministro MARA CARFAGNA e la parlamentare di centro destra ALESSANDRA MUSSOLINI.

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