Raimondo Pasquino

UNIVERSITA’ DI SALERNO. IL RETTORE PASQUINO SI DIMETTE AD OTTOBRE. SULLA FACOLTA’ DI MEDICINA INTERVENGONO I SINDACATI

 

Raimondo PasquinoHa preso di mira il nuovo manager dell’Azienda Ospedaliera ELVIRA LENZI, chiedendole espressamente un impegno per il riconoscimento, mediante decreto regionale, della facoltà di medicina all’interno dell’Università degli Studi di Salerno, ma in questo momento il Rettore RAIMONDO PASQUINO sta valutando, con grande serietà, l’ipotesi di dimettersi dal suo incarico accademico. E vi spieghiamo subito le ragioni.

A maggio del 2013 il suo mandato di Rettore dell’Università degli Studi di Salerno scadrà. Ed a meno di una modifica, abbastanza complicata da attuare, l’esperienza di PASQUINO alla guida dell’Ateneo salernitano si concluderà.

Anche prima.

Perchè ? Molto semplice, RAIMONDO PASQUINO, che è già Presidente del Consiglio Comunale di Napoli, è lanciato, anzi lanciatissimo verso una carriera politica (all’interno dell’UDC) che lo proietterà, di sicuro, verso il Senato della Repubblica. E questo significa che, per essere candidato, dovrà rimettere il suo mandato di rettore 6 mesi prima dell’apertura delle urne.

In caso di voto a scadenza naturale per il Maggio 2013 PASQUINO rassegnerà le sue dimissioni ad ottobre di quest’anno aprendo un periodo di reggenza, all’interno dell’Ateneo salerno, con la reggenza della attuale vice, la Professoressa MARIA GALANTE, una salernitana DOC che avrà il compito di traghettare l’Università di Salerno a nuove elezioni per la scelta del nuovo rettore.

ECCO L’INTERVENTO DEI SINDACATI SUL TEMA DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA

 

Azienda Universitaria Ospedaliera: ma esiste a Salerno la Facoltà di Medicina

 

La Facoltà di Medicina a Salerno istituita da circa sei anni, è un progetto che si è caratterizzato per un profilo snello dovuto ad una precisa scelta strategica di dislocare le cliniche per la parte assistenziale “solo” presso l’Azienda Ospedaliera di Salerno Ruggi d’Aragona, evitando l’assalto del politico di turno che pretendeva una clinica sotto casa in qualche comune della provincia e di concentrare in seno all’Università e più precisamente presso il campus di Baronissi, tutte le attività didattiche e di ricerca.

Da sempre, come CISL Università, abbiamo avuto l’obiettivo di una completa interazione tra le cliniche universitarie e gli altri reparti ospedalieri, per favorire una sinergia tra diverse realtà di competenza specialistica, per ottenere effetti positivi sulla qualità delle presentazioni assistenziali per l’intera comunità salernitana e non solo.

A tutt’oggi permangono enormi difficoltà in molti settori assistenziali, dovute ad una forte arretratezza culturale della classe medica salernitana (inutilmente politicizzata) e ad un approccio non positivo del corpo accademico presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria.

Le polemiche esplose da alcuni giorni, all’indomani della nomina del nuovo Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, per non aver condiviso la Regione ogni scelta con l’Università, è figlia di un clima “avvelenato” , così come bisogna ribadire che i Ministeri dell’Economia, della Salute non hanno ancora ratificato il protocollo d’intesa sulla Facoltà di Medicina, con enorme conseguenze per gli studenti che si dovranno laureare quest’anno.

Come abbiamo già detto alcune settimane fa, rispetto alle questioni della Facoltà di Medicina, i rappresentanti istituzionali tutti – Regione Campania, Provincia di Salerno, Università e Comune di Salerno – devono ritrovare consapevolezza e lucidità, facendo un salto di qualità affinché si mettano in campo le intelligenze e le risorse in grado di riassumere aspirazioni, bisogni ed emergenze di tutto il territorio salernitano.

La CISL ricorda a tutti i rappresentanti istituzionali che la Sanità e l’Università sono della collettività e non della politica e in questo momento tragico ci aspettiamo il superamento di logiche lobbistiche che hanno prodotto danni alla Campania e all’intera provincia di Salerno. Questo vale per tutti!!! (Pasquale Passamano)

 

Non vogliamo in alcun modo affrontare il problema della nomina e della eventuale sua legittimità – sostiene Pietro Antonacchio responsabile delle politiche sanitarie del territorio per la CISL FP – anche se la dinamica e le modalità di scelta devono fare preoccupare poiché è al suo interno che si legge il futuro dell’Azienda Universitaria e delle scelte che Caldoro sta perpetrando a danno dei cittadini salernitani. Qualora il Presidente abbia scelto l’attuale direttore generale dell’azienda universitaria salernitana senza avere l’obbligo di sentire il Rettore dell’Università, è accreditata l’ipotesi, in quanto concreta, l’Azienda Ospedaliera di Salerno benché denominata Universitaria, non ha un atto che ne attesti legittimamente tale ragione sociale. In caso contrario, cioè nella ipotesi in cui tale atto esista, allora è concreta l’ipotesi che Caldoro abbia illegittimamente nominato un direttore in spregio all’obbligo di sentire il Rettore dell’Università prima di esplicare il mandato. Nel merito, purtroppo siamo alle solite pantomime di Caldoro e della sua giunta, poiché un governo moderno in un periodo di crisi richiede che si smetta di utilizzare vecchie logiche di appartenenza che stanno portando il nostro paese verso un inesorabile quanto inevitabile declino. La Lenzi? E chi la conosce. Speriamo che se la cavi, poiché dai primi approcci sembra ancora poco attenta alle dinamiche del confronto e si è rintanata nei suoi uffici senza incontrare nessuno. Nello specifico è un direttore di clausura.(Pietro Antonacchio)

 

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