Centrale del latte di Salerno

VENDITA CENTRALE DEL LATTE, RAFFAELE ADINOLFI CHIEDE ANNULLAMENTO GARA

Il sottoscritto consigliere comunale Raffaele Adinolfi Premesso Che il Comune di Salerno è proprietario della Centrale del Latte S.p.A.;
Che il Comune di Salerno ha dato indicazione (così risulta dal documento pubblicato sul sito internet della Centrale del latte prot. 4656) nel senso di modificare ad ampliare i locali adibiti ad uffici;
Che la Centrale del Latte, in linea con le indicazioni fornite dal proprietario, ha conferito l’incarico professionale di redazione del PUA-Centrale del Latte S.p.A.;
Che la Centrale del Latte ha assunto l’impegno di fornire in tempo utile al committente indagini geologicche e geotecniche, analisi acustiche e fonometriche. Contestualmente il professionista incaricato si è impegnato a consegnare gli elaborati (anche in pdf) entro il 20/1/2014;
Che da notizie riportate sulla stampa il progetto PUA-Centrale del Latte prevederebbe, tra l’altro, l’ampliamento degli impianti e la costruzione di un nuovo edificio;
Che in concomitanza con l’iter urbanistico sopra descritto la Centrale del Latte S.p.A.  è stata oggetto di diversi atti amministrativi dell’amministrazione comunale finalizzati alla sua vendita;
Che il prezzo a base della vendita è stato definito considerando la relazione commissionata ad una società di revisione la quale ha specificato che la valutazione era operata solo sulla base delle informazioni fornite; 
Che la vendita delle società partecipate era espressamente esclusa dal programma elettorale del sindaco e della maggioranza consiliare come risulta dal sito (www.vincenzodeluca.it) dove si legge al punto 10.”Sono comunque esclusi processi di privatizzazione, attesa la primaria valenza pubblica dei servizi resi alla cittadinanza. La proprietà’ delle società’ deve restare in capo al Comune, anche se potranno svilupparsi forme di collaborazione con altri comuni per la gestione associata di servizi in ambiti omogenei sovracomunali ( servizio idrico, ciclo dei rifiuti, distribuzione del gas etc. ).”
Che nell’iter relativo alla dismissione della Centrale del Latte S.p.A. sono stati definiti dei requisiti di ammissione che hanno impedito la partecipazione a cordate di imprenditori locali che pure si erano pubblicamente dichiarate interessate; 
Che nella seduta consiliare in cui si è discusso della Centrale del Latte lo scrivente consigliere ha già dichiarato di non ritenersi sufficientemente informato ed è uscito dall’aula consiliare per essere dalla parte dei lavoratori e per riservarsi la possibilità di impugnare la delibera e gli atti conseguenziali;
Che l’approvazione o la non approvazione della redigenda proposta “PUA-Centrale del Latte” influisce  profondamente sul valore della società;
Che la partecipazione e le offerte delle aziende interessate varieranno in funzione non solo del valore di mercato attuale della società ma in funzione delle previsioni circa l’iter amministrativo relativo al PUA, prestandosi il fianco ad ipotesi speculative;
Che soprattutto in momenti di difficoltà finanziaria un’amministrazione seria realmente intenzionata a valorizzare le proprie società partecipate avrebbe prima portato a conclusione il procedimento relativo a PUA e solo dopo avrebbe ‘messo sul mercato’ la società in modo da ricavare il massimo introito;
Che ad una specifica interrogazione del sottoscritto volta ad ottenere informazioni circa l’eventuale esistenza di progettazioni e/o modifiche urbanistiche presentate dalla Centrale del Latte S.p.A.  e che potevano quindi influire sul valore della stessa e sul suo prezzo di vendita,  l’amministrazione comunale ha risposto negativamente limitandosi a sostenere che nulla era stato presentato agli atti. In questo modo l’amministrazione comunale ha omesso di fornire informazioni circa i procedimenti avviati e che ancora (forse) non si sono concretizzati nella presentazione della proposta del PUA-Centrale del Latte. E’ evidente che il comune ben conosce l’esistenza di tale redigendo PUA per averlo promosso esso stesso con le proprie indicazioni riportate nella delibera di conferimento di incarico al professionista da parte della Centrale del Latte;
Che il bando di alienazione è già stato oggetto di impugnativa dinnanzi al TAR;
CHIEDE
Che l’amministrazione proceda in via di autotutela all’annullamento delle procedure indette atteso che il concomitante iter amministrativo-urbanistico “PUA Centrale del Latte” influisce fortemente sul valore di mercato della società e si presta a possibili alterazioni delle condizioni di gara;
COMUNICA
Che in caso di mancato annullamento in autotutela darà mandato al legale per predisporre atto di intervento nella procedura di ricorso al TAR.
Salerno, lì 27 dicembre 2013
Raffaele Adinolfi
Capogruppo Lista civica PDL-Arechi

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