Grande Lucania

VOGLIA DI SECESSIONE

Grande LucaniaBOCCIATO IL PRINCIPATO DI SALERNO, RESTA IN PIEDI LA PROCEDURA PER L’ANNESSIONE DEI SINGOLI COMUNI ALLA BASILICATA. MA IL REFERENDUM POTREBBE INTERESSARE ANCHE TUTTA LA PROVINCIA SE SOLO CIRIELLI…
– Dal Principato di Salerno alla Grande Lucania il passo è tutt’altro che breve.
I poco attenti potrebbero definire, entrambi i progetti, come volontà secessionistiche dei territori e della popolazione, ma la differenza è sostanziale ed anche formale.
Il Principato, con il movimento voluto dal Presidente Cirielli e sostenuto, almeno nella sua fase embrionale dai consiglieri regionali FORTUNATO e BALDI, puntava alla creazione di una nuova Regione, la 21esima in Italia, con tutto ciò che comporta un procedimento di questo tipo. Il Referendum, bocciato senza appello dalla Corte Costituzionale, puntava ad una rivoluzione amministrativa, che avrebbe avuto riflessi anche sull’intero assetto istituzionali.
Cosa ben diversa, è invece, il movimento della GRANDE LUCANIA che non punta ad una nuova regione, ma cerca di ottenere l’annessione di singole amministrazioni comunali, oggi ricadenti nel territorio della Regione Campania, alla Regione Basilicata.
Tanti i comuni che hanno aderito ad entrambi i progetti, di cui oggi, è bene ricordarlo, resta in piedi solo quello che potrebbe portare all’annesssione di comuni salernitani alla Regione Basilicata.
Questo a testimonianza di un forte distacco che cittadini ed amministratori avvertono dall’ente Regione Campania, da tutti considerata attenta solo alle problematiche di Napoli e del suo comprensorio.
“Se davvero CIRIELLI crede nel progetto della Grande Lucania allora il consiglio provinciale adotti una delibera con la quale tutti e 158 i Comuni della provincia saranno chiamati a scegliere, con un referendu, se rimanere in Campania oppure passare con la Regione Basilicata”.
L’appello, chiaro e netto, arriva da TIZIANA BOVE FERRIGNO, assessore al comune di Padula e promotrice del Comitato per la GRANDE LUCANIA. “Il nostro”, continua la FERRIGNO, “è un movimento che ha radici storiche e culturali perchè tanti comuni della parte meridionale della provincia di Salerno sono piu’ vicini a Potenza che al comune capoluogo”.
Adesso la palla passa tra le mani del Presidente della Provincia EDMONDO CIRIELLI.

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