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Per dare via al referendum è necessario raccogliere 1.000 firme oppure che i 2/3 dei consiglieri comunali firmino. Noi puntiamo a questo: faremo leva sui colleghi di maggioranza». Luciano Ceriello , di “Costituzione Viva”, ha aggiunto: «Il referendum rimane l’unico strumento per dare voce ai cittadini. Ci lascia basiti la volontà dell’amministrazione di realizzare un’opera ingiustificabile e dannosa. Continuiamo a vedere solo interessi di parte e non collettivi». Il segretario dei Dem, Anna Raviele , ha invece evidenziato la necessità «di riportare al centro i
cittadini. In queste settimane abbiamo ragionato principalmente su una cosa: la discussione non può limitarsi al Palazzo. Ecco perché un Referendum comunale è uno strumento valido. E l’appello ai consiglieri a sposare la causa sarebbe un gran bel gesto di responsabilità, e un messaggio chiaro a tutti i battipagliesi ». Pure “Azione” ha aderito all’iniziativa: «Si tratta di un progetto anacronistico – spiega Vincenzo Cennamo – perché tra pochi anni i distributori di benzina sono destinati a sparire per far spazio all’elettrico. Noi firmeremo per il tema, non per i giochi di maggioranza e opposizione » Intanto l’iniziativa ha incassato già l’endorsement delle associazioni sopracitate, di Legambiente , del comitato “Prima Battipaglia ” e della quasi totalità dei consiglieri comunali di
opposizione.