E’ arrivato poco dopo le dieci di questa mattina dinanzi al portone del Comune. Gennaro Miccio, Soprintendente di Salerno, è salito al secondo piano di Palazzo di Città ed entrato subito nella stanza del sindaco Vincenzo De Luca. Dopo è iniziato un colloquio durato oltre un’ora, con al centro della discussione la questione legata a piazza della Libertà e alla soluzione da individuare dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha bocciato la procedura dell’autorizzazione paesaggistica per l’opera.
Miccio ha prospettato a De Luca quanto gli è stato confermato dall’Avvocatura dello Stato: bisognerà ripartire da zero per riavviare le pratiche procedurali. Solo dopo si potrà rimettere in regola l’opera. A meno che non intervengano fatti nuovi, come la vicenda giudiziaria in corso, o che la stessa autorizzazione paesaggistica non possa essere rilasciata.
Tratto da corrieredelmezzogiorno.it
L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE ROBERTO CELANO
Si legge che il Soprintendente Miccio questa mattina sia stato a colloquio per un’ora con il Sindaco. È normale che il responsabile di un’Ente che dovrebbe svolgere azione di controllo sugli atti del Comune, in un momento tra l’altro particolarmente delicato (e’ in gioco il parere paesaggistico sul Crescent…) si rechi presso lo stesso per parlare con il rappresentante dell’Ente controllato? O sarebbe più corretto che il Soprintendente, nella sua autonomia e senza condizionamenti di sorta, si esprima sugli atti prodotti dal Comune, come accade per qualsivoglia altro Ente???
