ERNESTO SICA A IL MATTINO: “IO CANDIDATO CON FORZA ITALIA ? DIPENDE DALLE SCELTE DELL’ALLENATORE”

In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano IL MATTINO, realizzata da Roberto Ler, il sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica parla della sua adesione a Forza Italia e del futuro appuntamento con le Politiche.

 “Ho già più volte chiarito all’autorità giudiziaria la mia posizione nella vicenda Caldoro e sono pronto a ribadirla. Aderisco a Forza Italia come soldato semplice. Giocherò nel ruolo che mi vorranno assegnare”. Parla senza peli sulla lingua il sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica, al centro, in questi giorni, di un acceso dibattito interno al partito salernitano di Silvio Berlusconi.

Sindaco, partiamo dall’inchiesta sul dossier contro Caldoro.

“Ancora…E’ una parentesi che ho chiarito in più occasioni assumendomi la responsabilità di un grave errore per il quale ho pagato un prezzo altissimo sia da un punto di vista umano che politico. L’inchiesta, com’è noto, riguarda un documento totalmente falso redatto per indebolire la candidatura a presidente della Regione di Stefano Caldoro ed aprire uno scenario politico diverso anche per il sottoscritto”

Ammette che aspirava alla candidatura ?

“In quel momento lo scenario era in continua evoluzione. E io ero pronto a fare la mia parte forte di un consenso elettorale che mi sono conquistato negli anni. Per fortuna è andata diversamente e la Campania ha avuto, con Caldoro, un ottimo presidente”

Ma lei nel 2015 non votò per De Luca?

“In quell’anno parte del mondo moderato in Campania commise questo errore. Quel mondo ora torna alla casa madre ed è fondamentale per la nostra regione”

Cosa si aspetta dal processo?

“Non conosco i tempi dell’iter processuale. Ma sono disponibile a chiarire, anche in tribunale, una pagina dolorosa che mi ha aiutato a crescere facendomi capire gli errori commessi”

Qual è, ora, il suo rapporto con Caldoro?

“Riconosco a Caldoro grandi qualità politiche e umane. E’ un galantuomo d’altri tempi, a cui ribadisco la mia stima personale e politica. Credo che sia una delle intelligenze più dinamiche del nostro Paese. E poi, guardi, le dico una cosa in cui credo fortemente: aver accettato le mie scuse vale per me più di ogni altra gratificazione politica. Ma mi lasci dire anche un’altra cosa: sono un po’ stanco di vedere strumentalizzata la vicenda Caldoro da più parti. Non lo merita Caldoro e non credo sia giusto per me. Molti parlano per paure, interessi, pochi per amore verso un ideale”.

Quindi aderirà a Forza Italia?

“Nel 2006 il sottoscritto, mentre tutti abbandonavano il presidente Berlusconi, decise di aderire a Fi da soldato semplice. E lo feci da plenipotenziario della Margherita e tra i primi eletti in Italia ufficializzando il mio ingresso proprio durante la festa nazionale del partito a Pontecagnano. Sono stato nel Pdl e oggi sono nell’esercito del Cavaliere. E sono pronto a dare il mio contributo a Fi per vincere una sfida più ampia e significativa rispetto ad una competizione tutta interna”.

Appena è iniziato a circolare il suo nome si è aperto un dibattito accesso tra i dirigenti locali. Il senatore Fasano, ad esempio, ha rimarcato che il suo ingresso è legato al ruolo di soldato semplice. Non è che la temono perché lei è un campione di preferenze?

“Sono un soldato. Ma tra me e Fasano c’è amicizia e stima e riconosco in lui una grande esperienza e un notevole impegno per rafforzare il partito. Lo stesso vale per i rapporti con la deputazione regionale e nazionale”

Anche con Mara Carfagna?

“Mara la considero una leader indiscussa capace di convogliare consensi e nuove energie per favorire la crescita del partito e dell’area politica dei moderati”

E qual è il rapporto con gli altri dirigenti?

“Ho profonda stima per Aniello Salzano e grande affetto per Gaetano Amatruda. E sono onorato dell’amicizia di Fulvio Martusciello, che mi ha invitato alla kermesse di Fiuggi. Parteciperò con lo stesso entusiasmo alla manifestazione di Ischia e vorrei dare un forte contributo con passione e determinazione a tante altre iniziative”

Soldato semplice che punta alla candidatura al parlamento?

“Chi ha fatto della politica una missione di vita deve essere sempre pronto a garantire il suo impegno in qualsiasi modo. Ripeto, sono un soldato”

Quindi si candida?

“Sia chiaro a tutti: non mi risparmierò per la vittoria della squadra. Giocherò nel ruolo che riterranno opportuno assegnarmi, sono a disposizione dell’allenatore”.