IL MATTINO, CIRIELLI SU IANNONE: “E’ IL NOSTRO MIGLIOR CANDIDATO A SINDACO”

Nonostante i molteplici tentativi di trovare la quadra attorno ad un candidato sindaco condiviso, falliti sia per lo scontro sulle primarie tra Forza Italia e gli outsider civici già in campo sia, soprattutto, per la mancata individuazione di un nome su cui far convergere tutti i partiti di opposizione, il centrodestra è pronto a dividersi in cinque/sei parti in vista delle elezioni comunali del 2016. Già perché anche l’intesa tra i berlusconiani e Fratelli d’Italia-An è di fatto saltata.

 

Tutta colpa di quel nome unitario che non si è riusciti a trovare. Almeno per il momento. Ma la strada, salvo clamorosi ma improbabili colpi di scena, è ormai tracciata. La conferma arriva proprio dal partito di Giorgia Meloni, che ha deciso di prendere posizione dopo lo stallo di quest’ultimo periodo puntando tutto su Antonio Iannone. Sarà lui, il leader regionale, il candidato sindaco di Fdi-An se entro poco tempo non muterà lo scenario politico cittadino in seno al centrodestra. L’indiscrezione, pubblicata ieri dal Mattino, sulla sua candidatura viene confermata dal diretto interessato: “Il partito mi ha chiesto la disponibilità a scendere in campo. E io l’ho data con orgoglio e senza paura”. Il nome di Iannone, infatti, è emerso nel corso dell’ultima riunione del direttivo provinciale svoltasi lunedì sera nella federazione di via Roma, alla quale ha preso parte, tra gli altri, il deputato Edmondo Cirielli, da sempre leader indiscusso del partito nel Salernitano: “Stiamo ricercando da tempo l’unità della coalizione ma purtroppo non è stata trovata. E visto che Fi, contraria alle primarie, non è riuscita a proporre un nome esterno ai partiti in grado di ricompattare tutte le forze politiche di centrodestra non possiamo far altro che prenderne atto e andare avanti. Anche perché dobbiamo accelerare i tempi visto che la campagna elettorale è ormai alle porte”. Per  l’esponente di Fdi-An, però, la colpa della paralisi delle ultime settimane è di coloro (i civici?) che “parlavano pubblicamente di unità, ma invece già erano pronti a candidarsi in autonomia decidendo, quindi, di non far parte del centrodestra”. Di qui l’assist per Iannone: “La sua candidatura non è ancora ufficiale, ma è certamente il miglior nome che possiamo esprimere. E’ stato presidente della Provincia, ha ottenuto un ottimo risultato alle elezioni europee ed ha una storia politica chiara e coerente alle spalle. E’ un quarantenne onesto, competente, preparato, che vive da anni a Salerno e che ha saputo salvaguardare i conti di un ente importante al contrario del Pd che sta facendo solo disastri. Antonio ha la legittimità politica e amministrativa per potersi candidare”. Una benedizione in piena regola, quella di Cirielli, che si unisce al nullaosta arrivato da Giorgia Meloni, la quale, in realtà, aveva chiesto a Iannone di andarla ad aiutare a Roma nell’ipotesi che si fosse candidata a sindaco della capitale. Ora, dunque, non resta che attendere la prossima mossa di Fi, che non ha ancora abbandonato la speranza di trovare la quadra con gli alleati. “Continuerò a lavorare in questa direzione” ripete, infatti, come un mantra Enzo Fasano. Ma, inevitabilmente, i forzisti dovranno prepararsi ad ogni evenienza. Anche ad una corsa solitaria. In tal caso il nome più accreditato è proprio quello del commissario provinciale, il quale nei mesi scorsi aveva fatto un passo indietro in nome di quell’unità mai raggiunta. Ai nomi di Fasano e Iannone si aggiungono, inoltre, quelli di Rosario Peduto (Noi con Salvini) e dei tre civici: Michele Sarno (Per Salerno), Antonio Cammarota (La nostra libertà) e Roberto Celano (Attiva Salerno) sostenuto anche dal Nuovo Psi.

Tratto da Il Mattino di Roberto Junior Ler