IL PRESIDENTE MATTARELLA SULL’EUROPA: “LE INSUFFICIENZA DIPENDONO DA UN DIFETTO DI SOLIDARIETA'”

Far crescere la solidarietà in Europa – in ogni direzione – vuol dire far crescere l’Europa e i popoli che la abitano. Ne abbiamo misurato l’importanza durante la pandemia del Covid. “Le insufficienze dell’Europa, le carenze che vanno a scapito dei cittadini, dipendono il più delle volte proprio da un difetto di solidarietà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso a Trento in occasione della cerimonia di apertura di Trento Capitale europea del Volontariato 2024.

“L’Europa è il continente dove la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, la dignità della persona, la solidarietà “sono cromosomi di un medesimo Dna. Sono insieme fattori di identità irrinunciabili”, ha proseguito il Capo dello Stato. “L’Europa è espressione di solidarietà: anzitutto fra i nemici delle due guerre mondiali che, con coraggio, hanno dato spazio ai valori della convivenza e dell’incontro, non a caso con un protagonista di Trento, Alcide De Gasperi. Per riproporli, all’indomani della caduta del muro di Berlino, nel ricongiungersi con i popoli del Centro-Europa“, ha rammentato il capo dello Stato che si è poi soffermato sulle “molteplici declinazioni” del termine nei Trattati dell’Unione europea: “Solidarietà tra i popoli, solidarietà tra gli Stati, solidarietà che le istituzioni devono assicurare ai cittadini, affermandone la dignità, riducendo i divari e accrescendo le opportunità, solidarietà liberamente organizzata dai corpi intermedi, che sono espressione viva, diretta della comunità”.