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LA NUOVA GIUNTA CIRIELLI

Edmondo Cirielli5 NUOVI ASSESSORI ALL’INTERNO DELL’ESECUTIVO DI PALAZZO SANT’AGOSTINO. TORNA BELLACOSA, AUMENTANO LE DONNE
– E’ molto piu’ consistente di quanto si poteva prevedere la rotazione, il rimpasto all’interno della Giunta Provinciale del Presidente Edmondo Cirielli, che ha proceduto alla sostituzione di ben 5 assessori provinciali: lasciano il loro incarico gli assessori provinciali Generoso Andria, Nunzio Carpentieri, Anna Ferrazzano, Antonio Mauro Russo ed anche Antonio Squillante .

Al loro posto entreranno in Giunta Adriano Bellacosa, per lui si tratta di un ritorno, Costabile D’Agosto, Pina Esposito, Gaetano Sole e Amelia Viterale. Un rimpasto a termine, quello effettuato in mattinata dal Presidente Cirielli: per l’assessore al bilancio ANTONIO SQUILLANTE l’incarico verrà lasciato dopo aver terminato alcune fasi procedurali del bilancio, mentre invece il consigliere provinciale dell’UDC Costabile d’Agosto, entrerà all’interno della Giunta Provinciale dopo che verrà definita la questione del commissariamento provinciale dell’Unuione di Centro.
Spicca, ovviamente, tra tutti i provvedimenti quello che riguarda l’ex assessore ADRIANO BELLACOSA, che, lo scorso anno, in seguito alla candidatura a sindaco nel comune di Nocera Inferiore, rassegnò le sue dimissioni.  Aumentano le donne nell’esecutivo di palazzo Sant’Agostino: fuori la vice presidente ANNA FERRAZZANO, entrano in giunta la consigliera AMELIA VITERALE e PINA ESPOSITO, già candidata al consiglio regionale con il PDL nelle elezioni del marzo 2010. Ancora da definire la distribuzione delle deleghe come anche da affidare il ruolo di Vice Presidente, fino ad oggi ricoperto da Anna ferrazzano, per il quale da tempo si fa il nome di Antonio Iannone.
«Si tratta di una rotazione – spiega il presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli – già annunciata in campagna elettorale, e che non presuppone alcun giudizio sull’operato degli assessori che, al contrario, hanno svolto il loro compito con impegno, dedizione e professionalità. Una decisione condivisa con il partito con il quale sono stati stabiliti i criteri da seguire. Innanzitutto quello temporale, per cui chi è entrato prima dovrà lasciare prima, quello della rappresentatività democratica, quindi del consenso, e per ultimo quello politico al fine di contribuire a rafforzare le realtà comunali dove si andrà al voto nella prossima primavera. Tutto ciò, ovviamente, tenendo conto delle competenze professionali di ciascuno».

 

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